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Breve e improvviso. E ormai consolidato. Il nuovo format espositivo creato dalla Galleria Forzani di Terni continua a piacere. A testarlo, nella sua terza edizione, è l’artista Giosuè Quadrini, tornando nella galleria ternana per la seconda volta con una mostra personale, nella quale mette in luce i suoi conflitti e le sue varie forme di espressione. Letteralmente, anche. Sì, perché nelle opere esposte nel “breve e improvviso” fine settimana ternano, l’artista propone una serie di lavori in cui si riconosce appieno lo stile e gli strumenti ormai tipici della sua arte, questa volta però arricchiti da giochi di luce, che rendono le opere auto-illuminanti.
Ma oltre ai conflitti interiori di Quadrini – «Guerra non sopporto. Pace non voglio», scrive egli stesso in una testimonianza diretta – l’artista si interroga (e ci fa interrogare) sull’essenza del conflitto in sé e sul suo lascito. “Chi ha iniziato per primo? Dove il confine tra azione e reazione?”, sono gli interrogativi più ricorrenti. E alla fine della battaglia, il nemico è l’unica memoria possibile e improvvisamente anche l’unico compagno di viaggio. Da qui il titolo scelto per l’esposizione, “Lì dove sei”, un invito a fermarsi, a raccogliere i resti di un conflitto e comprenderne la famigliarità. In un luogo dove lo smarrimento prende forma e poi si dissolve nell’ascolto delle diversità contrapposte. Per una presa di coscienza e una riflessione generale. Breve e improvvisa, in questo caso, ma senz’altro cruciale. (Alessio Crisantemi)