15 giugno 2018

Palermo Art Week/6. I mantelli di Berlinde De Bruyckere per riaprire la chiesa di Santa Venera

 

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Maschile e femminile, eros e thanatos, proteggere e distruggere, coppie antinomiche in dialogo con la simbologia cristiana. Per il suo progetto, all’interno del programma 5x5x5 di Manifesta e in collaborazione con Galleria Continua, Berlinde De Bruyckere punta su espressività energiche e tensioni laceranti. In mostra, dal 15 giugno, dentro le antiche mura della Chiesa di Santa Venera, due lavori della nuova ricerca iniziata dall’artista belga nel 2016, con la serie It almost seemed a lily. In Mantel I e II, De Bruyckere, partendo dall’iconografia del mantello e della coperta, un materiale che l’artista ha già usato in diversi suoi lavori, mostra il risultato dei processi di deterioramento di tessuti, lasciati esposti alle intemperie per mesi. Ciò che si doveva proteggere è stato usurato, lacerato, il riferimento è al saio di San Francesco, soggetto particolarmente amato dal maestro spagnolo Francisco de Zurbaran. 
L’apertura della mostra sarà anche l’occasione per ammirare lo stato dei lavori di restauro alla chiesa, rimasta chiusa a lungo a causa della sua inagibilità. Gli interventi di salvaguardia, cominciati nel giugno 2016 e commissionati dalla Venerabile e Nobile Compagnia di Maria SS. della Consolazione sotto il titolo della Pace, sono stati di tipo conservativo e hanno coinvolto il volume interno della chiesa, recuperato interamente nella sua essenzialità. La chiesa, la cui costruzione inizò nel 1493, è stata voluta dai cittadini di Palermo come ringraziamento a Santa Venera, per la sua intercessione durante l’epidemia di Peste di quell’anno. Restaurata per la prima volta già nel 1580 per volere del viceré Marcantonio Colonna, ha subito le ultime modifiche strutturali alla fine del 1700 per adattarla ai dettami dello stile neoclassico. Durante l’ultimo secolo è rimasta a lungo abbandonata e inagibile, fino a oggi.
In alto: Mantel I, 2016-2018. Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA, San Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana. Photo by: Vincenzo Motta 

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