25 agosto 2018

Da Christie’s, per la prima volta all’asta un’opera creata da un’intelligenza artificiale

 

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Il 23 ottobre, a New York, Christie’s metterà in vendita il Ritratto di Edmond Bellamy ed è la prima volta che un’opera interamente realizzata da un’intelligenza artificiale verrà battuta. Prezzo di partenza? Tra i 7mila e i 10mila dollari che non andranno a un computer ma a Obvious, collettivo francese composto da Hugo Caselles-Dupré, Pierre Fautrel e Gauthier Vernier che, per realizzare l’opera, si sono avvalsi della tecnologia GAN-Generative Adversarial Network. 
Il sistema della rete antagonista generativa, introdotto da Ian Goodfellow nel 2014, si basa su una classe di algoritmi di intelligenza artificiale che, in un certo senso, detta le regole di una sorta di sfida tra due sistemi, in cui l’uno impara dalle mosse dell’altro. In questo caso, Obvious ha inserito nel sistema un set di dati provenienti da 15mila ritratti dipinti tra il XIV e il XV Secolo e ha fatto sedere al tavolo virtuale il generatore e il discriminatore. A partire da questa banca dati, il generatore aveva il compito di creare una nuova immagine, mentre il discriminatore cercava di individuare le differenze tra le immagini “umane” e quelle “artificiali”. L’obiettivo era creare un’immagine che potesse ingannare il discriminatore e il risultato è stata una serie di 11 ritratti di una immaginaria nobile famiglia francese. 
Tecniche per spronare le intelligenze artificiali alla creazione artistica si sviluppano già da diversi decenni e una delle prime fu AARON, un programma per computer scritto, all’inizio degli anni ’70, da Harold Cohen che, però, ha sempre specificato che il suo sistema non era in grado di imparare e creare uno stile “personale”, nonostante due sue opere siano state esposte alla Tate Gallery. I passi fatti sono enormi e oggi GAN può generare immagini nuove, nel caso anche fotorealistiche e, infatti, è largamente usato nel design industriale ma considerarlo come una tecnica artistica a tutti gli effetti, con tanto di valore ufficiale di mercato, rappresenta una novità assoluta. D’altra parte se se c’è di mezzo Christie’s vorrà pur dire qualcosa, «siamo interessati ad aprire il dialogo sulle nuove tecnologie e sul loro impatto sulla creazione artistica e sul suo mercato», ha detto Lindsay Griffith, responsabile della vendita per la casa d’aste. Inoltre, a febbraio, Nicholas Laugero Lasserre – celebre professore d’arte e noto per la sua collezione di street art, che comprende opere di artisti come Banksy, Invader e Obey – ha già acquistato il Ritratto della Contessa de Belamy, per 10mila euro. 
La prima delle tre leggi della robotica coniate da Isaac Asimov stabilisce che un robot non può recare danno a un essere umano. E fargli concorrenza? Da Obvious minimizzano, in fondo simili timori già si paventarono con la diffusione della fotografia, nell‘Ottocento e poi sappiamo com’è andata a finire. Di arte si continuerà a parlare – e a produrne – in ogni caso.

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