29 agosto 2018

Immobili da far rinascere. Fondazione con il Sud mette a disposizione 4 milioni per i progetti

 

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Un’antica sede di un municipio, un mulino con frantoio del XIII Secolo, un convento carmelitano del ‘700 , un ex carcere, un ospedale inutilizzato e un anfiteatro all’aperto a picco sul mare. Sono alcuni dei 14 edifici ammessi alla seconda fase di “Il bene torna comune”, bando con cui la Fondazione Con il Sud si propone di recuperare e valorizzare i beni in disuso nell’Italia meridionale, mettendo a disposizione 4 milioni di euro di risorse private. 
In un primo momento, amministratori e proprietari di beni inutilizzati hanno manifestato il proprio interesse a cederli alla comunità locale per almeno 10 anni, con regolare contratto di affitto. La Fondazione ha ricevuto 145 candidature da parte di persone fisiche e giuridiche, enti pubblici e privati e, dopo un’attenta valutazione, sono stati individuati 14 beni, nove di proprietà pubblica e cinque privata, adatti allo svolgimento di attività socio culturali. Quattro si trovano in Puglia: Palazzo Planelli Sylos a Bitonto, Villa Scipione Ammirato a Lecce, Palazzo Marchesale Belmonte Pignatelli a Galatone, Ex Convento dei Carmelitani a Nardò. Quattro in Campania: Lanificio Borbonico Sava a Napoli, Mulino e frantoio di San Eustachio a Montecorvino Rovella, Ex Municipio di Atella a S. Irpino, Casale Teverolaccio a Succivo. Due sono in Calabria: Palazzo Ducale a Verzino, Ex Padiglione Imposte dirette a Mileto. Due in Sicilia: Ex Carcere mandamentale a Vizzini, Teatro all’aperto Belvedere a Termini Imerese. Uno in Sardegna, Complesso di S. Pietro in Silki a Sassari, e uno in Basilicata, Palazzo Arcieri a Nova Siri. 
Fino al 25 ottobre, le organizzazioni del Terzo settore, in partenariato con enti pubblici o privati del territorio, potranno presentare le loro proposte di valorizzazione dei beni immobili, in un’ottica di uso collettivo e di restituzione alla collettività. La Fondazione valuterà le proposte privilegiando gli interventi capaci di generare effetti positivi concreti, in termini di sviluppo socio-economico per la comunità locale. Qui sono disponibili le schede di tutti i beni candidati e dei 14 selezionati, con la possibilità per gli utenti di condividere idee e commenti sugli ammessi alla seconda fase.

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