31 agosto 2018

Dalla Luna alla tragedia di Stefano Cucchi. Entra nel vivo il Festival del Cinema di Venezia

 

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Entra nel vivo la 75ma edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, tra eleganti ed estrosi red carpet e storie forti. Se le acconciature devono fare i conti con l’umidità e il vento, meglio puntare su un raffinato stile messy, quel disordinato chic che fa vacanza ma non troppo e che, oltre agli agenti atmosferici, resiste anche ai tentativi di selfie dei fan a caccia di momenti memorabili. A fare da portavoce al rosa, che va sempre, Naomi Watts, in un Armani Privé a balze, e Olivia Hamilton, vestito di ricamato con gonna in tulle di J Mendel. Rosa, proprio nel senso di fiore, anche per l’atleta paraolimpica e politica forzista Giusy Versace, con un ampio vestito che ricordava un bouquet romantico. 
Mise a parte, a Venezia si vedono e si giudicano anche i film e bisogna dire che si è partiti subito forte, non solo con l’applaudito First Man, di Damien Chazelle, con Ryan Gosling, che ha offerto una visione talmente intima da risultare claustrofobica, con atmosfere à la Odissea nello spazio, della vita di Neil Armstrong, l’uomo del primo passo sulla Luna. Tra i candidati al Leone d’Oro si attesta anche Roma, di Alfonso Cuaron, a metà tra autobiografia, romanzo di formazione e amarcord, con la macchina da presa che indugia sui virtuosismi tipici del regista messicano, come i lunghi piani sequenza. 
Commozione per Sulla mia pelle, il film di Alessio Cremonini, interpretato da Alessandro Borghi e Jasmine Trinca, visibile anche su Netflix, che ricostruisce la tragica e vergognosa vicenda di Stefano Cucchi che, a quasi dieci anni, ancora aspetta giustizia. «Dedico il film su mio fratello Stefano al ministro Matteo Salvini. Chiedo a lui un incontro pubblico che non accetterà mai perché in campagna elettorale ha affermato che gli faccio schifo. Dopo aver visto il film e rivissuto quello che Stefano ha subito, non posso dimenticare quando Salvini ha detto che una eventuale legge sulla tortura avrebbe legato le mani alle forze dell’ordine e che in caso di fermo qualche sberla ci sta e se qualcuno si fa male pazienza. Una frase del genere detta dal ministro degli Interni è inaccettabile», ha commentato Ilaria Cucchi, presente all’anteprima a Venezia. La risposta di Salvini non si è fatta attendere, lanciata come al solito nella piazza dei Social Network: «Vedrò volentieri il film su Stefano Cucchi e incontrerò, se è loro desiderio, la famiglia al ministero per ascoltare le loro ragioni e spiegare cosa farò da ministro». Lascia senza parole invece l’intervento del Consiglio Centrale di Rappresentanza Militare dei Carabinieri che, in una nota, ha espresso «disappunto e sconcerto, pur rispettando la battaglia della famiglia, per un copione redatto da una sola parte, senza diritto replica con l’inchiesta giudiziaria ancora al vaglio della magistratura. Quello che lascia sconcertati, oltre al presunto sovvenzionamento statale per la realizzazione dell’opera è pensare che nessun organo dello Stato si sia posto il problema di valutare l’opportunità di censurare la diffusione del film». 
Tornando alle cose piacevoli, oggi sarà la volta di A star is born, film fuori concorso di Bradley Cooper con la regina del pop Lady Gaga. Sempre fuori concorso, imperdibile anche The other side of the wind, di Orson Welles. Per i film in gara, invece, grande attesa per The ballad of Buster Scruggs, dei fratelli Coen, con Tim Blake Nelson, James Franco, Liam Neeson e Tom Waits.

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