25 settembre 2018

Bologna Design Week/4. La natura riprende i suoi spazi. Mario Cucinella presenta Pollution

 

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Tra gli eventi collaterali di BDW ha inaugurato il 24 settembre, in piazza Santo Stefano, Pollution 2018. L’installazione è nata per volere dell’attuale CEO di Iris Ceramica Group, Federica Minozzi, nel solco della continuità con la precedente esperienza del 1972, voluta da suo padre, Romano Minozzi
L’allora patron invitò un gruppo di 26 giovani artisti, divenuti poi i Grandi del secondo ‘900, a riflettere sull’equazione economia-inquinamento. Per l’occasione, la piazza venne pavimentata con diecimila piastrelle di ceramica di formato 33×33, numerate e firmate dall’azienda, che riproducevano una fotografia di una zolla di terra (e la copertina del 45 giri di Franco Battiato intitolato, appunto, Pollution). Su questo “campo”, dall’8 al 14 ottobre 1972, artisti come Ableo, Vincenzo Agnetti, Agostino Bonalumi, Mario Ceroli, Federico Chiecchi, Lucio Del Pezzo, Amalia Del Ponte, Bruno Gambone, Piero Gilardi, Laura Grisi, Ugo La Pietra, Armando Marrocco, Mambor, Gino Marotta, Hidetoshi Nagasawa, Antonio Paradiso, Gianfranco Pardi, Claudio Parmiggiani, Andrea Raccagni, Piero Raffaelli, Gianni Ruffi, Gianni-Emilio Simonetti e Ufo, oltre a Concetto Pozzati, che decise di non esporre alcuna opera, insieme allo stesso Battiato e al gruppo Solo and Ensemble, furono protagonisti con le loro installazioni. Quest’esperienza diede anche il via alla rivista Humus, quadrimestrale di cultura, strategia e tecnica della ceramica. 
46 anni dopo, la denuncia di Pollution meritava una riconsiderazione, o meglio, una nuova riflessione affidata da Minozzi figlia all’architetto Mario Cucinella con School of Sustainability. Dalla denuncia del ‘72 si passa all’azione dei giorni nostri, su quella che è ormai divenuta una tematica sentitissima. Cucinella decide quindi di allestire un bosco sorto da quelle riflessioni, immaginando nuovamente lo spazio urbano che accoglie, in meraviglioso contrasto con gli antichi fasti della piazza delle Sette Chiese e Palazzo Isolani, una lastra specchiata che ricorda il pavimento di una stazione spaziale, dalla quale la natura sale e torna a riprendersi i suoi spazi. 
L’installazione sarà visitabile fino al 28 settembre. (Vincenzo D’Argenio)

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