24 ottobre 2018

Riccardo Muti Imperiale. Il Maestro ha ricevuto il prestigioso Praemium giapponese

 

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Nella cornice dello straordinario complesso architettonico del Meiji Kinenkan di Tokyo, si è svolta la cerimonia per la consegna del Praemium Imperiale ai cinque vincitori dell’edizione 2018: Riccardo Muti per la musica, il belga-francese Pierre Alechinsky per la pittura, la giapponese Fujiko Nakaya per la scultura e i francesi Christian de Portzamparc per l’architettura e Catherine Deneuve per il teatro/cinema. Alla presenza del Principe Hitachi, fratello dell’Imperatore e patrono onorario della Japan Art Association, la cui fondazione risale all’epoca Meiji (1868-1912), quando fu costituita con il compito di amministrare le attività artistiche e di gestire le iniziative culturali della Casa Imperiale, i cinque artisti hanno ricevuto un diploma, la medaglia commemorativa e il premio di 15 milioni di yen, circa 115mila euro. Alla cerimonia erano presenti i Consiglieri internazionali che presiedono ai Comitati di nomina delle candidature, tra i quali Lamberto Dini per l’Italia. 
Durante la cerimonia, l’ex-presidente del Consiglio Dini ha osservato che nei trent’anni di esistenza di questo prestigioso riconoscimento i premiati sono stati più di 150 e «Tutti eminenti artisti di talento, provenienti da un sempre maggior numero di paesi e da continenti diversi, riconosciuti internazionalmente per i risultati conseguiti e che più di altri hanno dato un contributo originale e duraturo per creatività e bellezza d’espressione nel linguaggio delle arti». Nelle scorse edizioni, sono state premiate le personalità più influenti del campo della cultura, come Federico Fellini, Claudio Abbado, Ingmar Bergman, Akira Kurosawa, Robert Rauschenberg, Jean-Luc Godard, Ken Loach, Renzo Piano, Christo, tra gli altri. 
Tra i premiati di quest’anno, Dini ha citato Riccardo Muti: «Nelle motivazioni della sua scelta è sottolineato che Muti è considerato un ‘maestro tra i maestri’ e che il suo contributo riguardo alle opere di Verdi, in particolare, è di portata storica». 
«Il ricevimento del Praemium Imperiale per la musica del 2018 mi rende non solamente felice ma molto orgoglioso, perché viene dalla famiglia imperiale. Oggi ho incontrato insieme agli altri premiati l’Imperatore e l’Imperatrice, che sono stati estremamente gentili e informati perfettamente della mia attività. Io amo molto il Giappone. Trovo che sia un Paese veramente strepitoso, con una cultura e una disciplina sociale che dovrebbe essere un punto di riferimento per molti Paesi nel mondo. Per cui questo premio acquista un valore ancora più profondo perché viene da una terra che io stimo, che io amo e in cui, dal 1975, ho fatto tanti concerti e tante opere per un pubblico unico e straordinario», ha commentato Muti che, ultimamente, abbiamo visto impegnato anche nell’allestimento di una sezione di Carta Bianca, mostra al Museo di Capodimonte di Napoli.

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