In attesa di Paris Photo, la città è già calda, con Martine Franck, JR e Dorothea Lange

La Fondation Henri Cartier-Bresson dà il calcio d’inizio alla settimana della fotografia, con l’apertura di un nuovo spazio, nel cuore della capitale francese, che accoglie una retrospettiva dedicata a Martine Franck, moglie e collega di Henri Cartier-Bresson, tra i fondatori dell’agenzia Magnum Photos. La mostra curata da Agnès Sire, direttrice artistica della fondazione, presenta lavori che vanno dai ritratti di personaggi noti, come lo scrittore Albert Cohen, alla gente comune dell’Esercito della Salvezza a New York, insomma, un giro per il mondo, tra Nepal, Giappone, India e Irlanda, attraverso gli scatti unici e irripetibili dell’antropologa e fotografa belga. 

Al 79 rue des Archives, il nuovo indirizzo della fondazione, si conserva un patrimonio artistico composto da 50mila stampe originali, oltre 200mila negativi e provini, oltre 4mila lettere e manoscritti, e più di 6mila pubblicazioni varie. Il sito accoglie inoltre una libreria specializzata in fotografia, con molti testi di riferimento su Cartier-Bresson e Franck. La fondazione, già presente nella capitale nel quartiere di Montparnasse, ha accolto in passato molte retrospettive, come quella di Ugo Mulas nel 2016, di Jeff Wall e William Eggleston. Ricordiamo che la fondazione propone ogni due anni il premio PRIX HCB che, sostenuto dalla Fondation d’Entreprise Hermès, dal 1989 ha premiato, tra gli altri, David Goldblatt, Vanessa Winship e Guy Tillim. 

In attesa di Paris Photo, che apre al Grand Palais l’8 novembre, in concomitanza con la fiera Fotofever al Carrousel du Louvre, ha inizio oggi PhotoSaintGermain. Si tratta di un percorso che propone una trentina di mostre presso istituzioni, centri culturali e gallerie della rive gauche. Tra questi, l’Instituto Italiano di Cultura che presenta “In festa”, una mostra di Gianni Berengo Gardin, o l’Espace des femmes con “Le naufrage” di Lola Hakimian. Da non perdere la mostra di JR presso la Maison Européenne de la Photographie dal titolo “Momentum, la meccanica dell’evento”, che riunisce le prime foto dello street artist, i collage dei suoi più grandi progetti e le installazioni inedite. Infine, il Jeu de Paume presenta “Politiche del visibile”, con opere della nota fotografa statunitense Dorothea Lange. (Livia De Leoni)