20 novembre 2018

Secondo i risultati del Gruppo di Sorveglianza, la Torre di Pisa è stabile. Anzi di più

 

di

C’è una notizia buona e una meno, anzi, sono la stessa notizia. La Torre di Pisa non solo è stabile ma, molto lentamente, pare stia addirittura riducendo la sua pendenza. Ad affermarlo, Salvatore Settis, Carlo Viggiani e Donato Sabia, membri del Gruppo di Sorveglianza, organizzazione sostenuta dall’Opera della Primaziale Pisana, dopo più di diciassette anni di osservazione dei movimenti del celebre monumento, soggetto privilegiato delle fotografie di turisti provenienti da tutto il mondo. A loro volta immortalati dal grande Martin Parr proprio nel momento del gesto clou, iconico quasi quanto la stessa Torre che, forse, un giorno vedremo finalmente dritta. Che ne sarà del merchandising, del brand, dell’immaginario visivo, legati alla peculiarità statica del monumento? Nel caso, dovremo inventarci qualcosa di nuovo e non c’è dubbio che riusciremo a tirare qualcosa dal cilindro, come nella tradizione del made in Italy. 
Per esempio, fu anche grazie alla pendenza che, almeno secondo la leggenda, Galileo riuscì a portare a termine l’esperimento della caduta dei gravi, stabilendo che oggetti di peso diverso cadono alla stessa velocità, rovesciando così l’autorità di Aristotele. La costruzione del Campanile della Cattedrale di Santa Maria Assunta iniziò nel 1173 e, secondo quanto riportato da Giorgio Vasari, il progetto fu affidato a Bonanno Pisano ma, dopo la realizzazione dei primi due ordini, la struttura iniziò a pendere, insieme agli altri monumenti della Piazza dei Miracoli. Non si trattò di virtuosismo architettonico ma di un errore di valutazione della stabilità del terreno, costituito prevalentemente da argilla. Lo stesso materiale sul quale poggiano molti edifici pisani che, infatti, hanno subito lo stesso destino, nonostante siano molto meno famosi, come il campanile della chiesa di San Nicola e il campanile della chiesa di San Michele degli Scalzi. 
In sostanza, la Torre è sempre stata un work in progress e se il cantiere chiuse ufficialmente a metà del ‘300, subito partirono i lavori di consolidamento e restauro. Gli ultimi e più imponenti sono stati progettati e realizzati dal Comitato Internazionale coordinato da Michele Jamiolkowski tra il 1993 e il 2001. In seguito, l’Opera della Primaziale Pisana, d’intesa con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha ritenuto indispensabile istituire un Gruppo di Sorveglianza formato da Settis, Viggiani e Luca Sampaolesi, quest’ultimo poi sostituito da Sabia, del Politecnico di Torino. Il Gruppo si riunisce a Pisa ogni tre mesi circa e le sue attività consistono nell’analisi dei movimenti della Torre, nel miglioramento della qualità delle misure effettuate, nella gestione e nell’ampliamento del sistema di monitoraggio, nella promozione di studi e di ricerche orientate a una maggiore conoscenza del comportamento statico e dinamico del campanile pisano.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui