07 dicembre 2018

Land Art spaziale. Lanciate in orbita le installazioni di Trevor Paglen e Tavares Strachan

 

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Nevada Museum of Art, abbiamo un problema. Il Falcon 9, razzo della SpaceX, l’agenzia spaziale di Elon Musk, è partito alle 10.34 del 3 novembre dalla base aerea di Vandenberg, in California. Circa 7 minuti dopo il lancio, il booster, che doveva staccarsi e tornare alla piattaforma di atterraggio, ha iniziato a ruotare, ha perso la rotta ed è finito nell’oceano Atlantico. Poco male, l’ammaraggio non è stato eccessivamente traumatico, i danni sono contenuti, il recupero è già avvenuto, il video diffuso da Musk è stato visualizzato da quasi 3 milioni di persone e la capsula che trasporta 64 nuovi satelliti e due opere d’arte è sulla strada giusta verso la Stazione Spaziale Internazionale. Buone notizie per tutti quindi e in particolare per Trevor Paglen e Tavares Strachan, gli autori dei due più clamorosi progetti di Land Art non terrestre mai realizzati fino a ora.
Tirano un sospiro di sollievo anche i membri del Nevada Museum of Art, che ha sponsorizzato Orbital Reflector di Paglen. Ora bisogna aspettare che il satellite CubeSat, che trasporta l’opera, raggiunga la sua orbita e faccia gonfiare il grande pallone in polietilene e rivestito di biossido di titanio, a forma di diamante, che rifletterà la luce solare, apparendo dalla Terra come un punto luminoso nel cielo. Il suo viaggio dovrebbe durare almeno due mesi, prima che la scultura si disintegri al rientro nell’atmosfera terrestre, ha spiegato una portavoce del museo del Nevada. Paglen ha incontrato il parere ostile di diversi astronomi, dubbiosi sulla finalità di un progetto del genere. D’altra parte, Paglen ha risposto citando, da un lato, la necessaria inessenzialità dell’arte, dall’altra, la sua funzione critica e riflessiva, oltre che poetica.
In collaborazione con il LACMA-Los Angeles County Museum of Art, Strachan ha invece proposto un vaso d’ispirazione egiziana, in oro 24 carati e sormontato da un busto che rappresenta Robert Henry Lawrence Jr, il primo afroamericano selezionato per il programma spaziale americano che, però, non riuscì a realizzare il suo sogno di viaggiare nello spazio. Morì infatti nel 1967, in un incidente aereo durante l’addestramento. «Porterò nello spazio qualcuno che non ha avuto la possibilità di andarci», ha commentato Strachan, evidenziando anche come Lawrence sia poco conosciuto, molto meno rispetto ad altri suoi colleghi. Il LACMA stima che la scultura ruoterà attorno alla Terra per sette anni. Se tutto dovesse andare secondo i piani, i sistemi di comunicazione a bordo consentiranno al satellite di illuminare alcune sfere collocate sulle cime delle scuole negli Stati Uniti, in Africa, nelle Bahamas, Paese di origine di Strachan, e in Europa, con l’obiettivo di far conoscere agli studenti la storia di Lawrence.
Intanto, ecco lo spettacolare video dell’ammaraggio.

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