23 febbraio 2019

Il Padiglione immersivo del Pakistan, alla sua prima partecipazione alla Biennale di Venezia

 

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Sarà Naiza Khan l’artista che inaugurerà il Padiglione del Pakistan alla 58ma Biennale di Venezia, alla sua prima partecipazione. L’artista, che vive e lavora tra Karachi e Londra, presenterà un progetto intitolato Manora Field Notes, a cura di Zahra Khan, che immergerà lo spettatore nella vita di Manora, penisola a sud di Karachi collegata alla terraferma da una lingua di sabbia di 12 chilometri. 
Il lavoro si baserà sull’esposizione di diversi materiali, dai miti storici alle conversazioni con le comunità locali, fino alle architetture, costituendo un archivio di esperienze vissute e riflettendo sull’effetto esercitato dalle dinamiche di potere sul paesaggio. Un lavoro di ricerca che Khan ha iniziato già 10 anni fa, esaminando le trasformazioni dell’area, attigua al porto di Karachi. Il progetto è stato sostenuto dal Ministero dell’Informazione del Pakistan e dal Consiglio Nazionale delle Arti, oltre che dalla Fondazione Art Divvy, diretta da Zahra Khan. 
Naiza Khan ha studiato alla Ruskin School of Art dell’Università di Oxford e al Wimbledon College of Art di Londra. Khan è anche consulente presso il Dipartimento di studi visivi dell’Università di Karachi. Ha esposto al Broad Museum, alla la Triennale di arte contemporanea Asia-Pacifico di Brisbane, all’Asia Society Museum di New York. Sue opere sono apparso in importanti eventi tra cui la Biennale di Shanghai del 2012 e la Biennale di Kochi Muziris del 2016.

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