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La dodicesima Biennale di Architettura di Sao Paulo, curata da Vanessa Grossman, Charlotte Malterre-Barthes e Ciro Miguel, ha pubblicato un bando aperto a progetti architettonici e urbani, opere e installazioni, nonché altri interventi ambientali. La Biennale brasiliana, che aprirà a settembre, è incentrata sulle diverse declinazioni del termine Todo Dia, “quotidiano”, ed è organizzata in tre capitoli: Relatos do Cotidiano, Materiais do Dia a Dia e Manutenções Diárias, “storie quotidiane”, “risorse quotidiane” e “manutenzione quotidiana”.
«Architetti e urbanisti hanno a lungo aspirato a progettare ambienti totali, civiltà, persino l’intero pianeta. Tuttavia, nell’attuale clima di incertezza politica ed economica, che si manifesta in un impatto ambientale senza precedenti causato da un rapido sviluppo tecnologico, hanno anche iniziato a riconoscere la vulnerabilità del loro lavoro, di fronte alla trasformazione globali e alle sfide di un futuro automatizzato. In risposta a ciò, hanno spostato l’attenzione sul mondo di ogni giorno, iniziando a porre domande fondamentali sul ruolo del design nelle funzioni di routine. Questa linea di indagine riprende quella che sembra essere la dimensione più banale della realtà, cioè il quotidiano, trasformandola in un motore produttivo. Nell’ultimo decennio, il potenziale del quotidiano ha influenzato il dominio sia teorico che pratico dell’architettura e dell’urbanismo, innescando una nuova etica e una nuova estetica dell’umiltà», si legge nello statement.
La Biennale di Architettura di San Paolo, la cui prima edizione risale al 1973, si svolge negli anni alterni alla Biennale d’Arte ed entrambe le manifestazioni sono ospitate nel Pavilhão Ciccillo Matarazzo, un grande padiglione disegnato da Oscar Niemeyer e Hélio Uchôa, nel Parque do Ibirapuera. Quest’anno ci sono stati grandi cambiamenti, infatti, per la prima volta, anche i curatori sono stati scelti a seguito di una call, preceduta da un calendario di incontri pubblici incentrati sui temi della curatela e dell’attuale contesto brasiliano.
La giuria che sceglierà i progetti da esporre sarà composta, oltre che dai curatori, anche da Javier Agustín Rojas, architetto, fotografo e giornalista di Buenos Aires, Gabriela de Matos Moreira Barbosa, architetto e fondatrice del collettivo brasiliano Arquitetas Negras, e Renato Cymbalista, architetto e professore all’Università di San Paolo. Le proposte dovranno essere in linea con i temi affrontato dalla Biennale e possono essere presentate tramite il sito ufficiale, dove si possono trovare anche tutte le informazioni, fino all’1 aprile.