12 marzo 2019

Arte Sostantivo Femminile. Tra le donne premiate, anche Marina Abramovic e Federica Galloni

 

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Un’artista, una étoile, una stilista, una curatrice ma anche una comunicatrice e docente, una direttrice generale, una imprenditrice e una giornalista. Perché la creatività si esprime in varie forme e, in questo caso, ha un genere. Ieri, nel Salone Centrale della Galleria Nazionale d’arte Moderna e Contemporanea di Roma, diretta da Cristiana Collu, si è svolta l’11esima edizione del Premio Arte Sostantivo Femminile, ideato dall’Associazione Amici dell’Arte Moderna di Valle Giulia, presieduta da Maddalena Santeroni
Un riconoscimento dedicato alle donne che stanno scrivendo la storia e che ogni giorno sono impegnate in prima linea, per emergere in un mondo che ha visto da sempre la figura maschile come preponderante. A essere insignita, è stata Marina Abramovič, che ha ricevuto il Premio dal Direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze, Arturo Galansino, «Perché con la sua forza e la sua determinazione riesce a dare all’arte sbocchi inaspettati e sorprendenti nell’universo della creatività». Premiate anche altre donne attive nell’ambito dell’arte e della cultura: Ester Coen, «Perchè è una tra le poche storiche dell’arte italiane che ha saputo lavorare con successo alla valorizzazione e promozione a livello internazionale delle avanguardie storiche sorte nei primi del Novecento»; Federica Galloni, direttrice generale DGAAP-Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane, «Perchè ha sempre lavorato per coniugare il nostro patrimonio artistico allo sviluppo del segno contemporaneo nel territorio italiano e soprattutto romano. Nei numerosi incarichi che ha rivestito all’interno della Pubblica Amministrazione, ha curato i restauri di sedi prestigiose, come Palazzo Barberini, o la realizzazione di opere a loro modo rivoluzionarie, come Triumphs and Laments di William Kentridge sui muraglioni del Lungotevere». 
È stato poi celebrato anche il mondo della danza, con l’étoile Eleonora Abbagnato e quello della moda, con Maria Grazia Chiuri, «Prima donna direttore creativo di DIOR dopo quasi 70 anni di dominio maschile. La sua moda forte e sensibile comunica nel mondo un modello femminile dinamico, impegnato e solidale». Premiate anche la giornalista Rai Sveva Sagramola, la comunicatrice Elena Di Giovanni, vicepresidente e co-founder di Comin & Partners, e l’imprenditrice Giannola Nonino, «Perché ha lavorato con passione, audacia e forza in un mondo che ha visto da sempre la figura maschile come egemone inserendo la grazia e la femminilità al servizio della crescita di un’azienda leader nel suo settore».

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