13 dicembre 2017

Ma che bel castello. Aperto il bando per l’assegnazione di immobili pubblici lungo i tracciati storici

 

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Avete un’idea talmente grande che vi servirebbe un intero castello? Magari andrebbe bene anche un altro genere di complesso fortilizio, oppure potreste preferire qualcosa di completamente diverso, come un mulino o una masseria. Avete solo l’imbarazzo della scelta, perché per tutte queste eventualità, è appena uscito il bando che fa per voi. L’Agenzia del Demanio ha lanciato la seconda gara del progetto Valore Paese-Cammini e Percorsi, per assegnare 48 immobili pubblici in concessione di valorizzazione a chi proporrà un valido programma di investimento e riqualificazione. Si tratta di edifici che caratterizzano il paesaggio della nostra penisola, castelli, ville, masserie, case cantoniere ed edifici rurali, tutti caduti in disuso ma con enormi potenzialità, diffusi lungo i suggestivi percorsi ciclopedonali e sui tracciati storico-religiosi. Dal nord al sud, troviamo la casa cantoniera di Montescaglioso e il comando Stazione Forestale di Atella, in Basilicata, la ‘Casa di Guardià e la birreria della Caserma Mameli a Bologna, la Casermetta Ca d’Olmo a Ferrara, Giulia la caserma della Guardia di Finanza di Dolegna del Collo, in Friuli Venezia, la Casa Nappi, a Loreto, nelle Marche, un ex molino in Lombardia, il Castello Alimonda, vicino Gorizia, e il Castello di Montefiore, a Recanati. L’obiettivo è promuovere il turismo lento, attraverso la rigenerazione di queste strutture, grazie a investimenti capaci di trasformarle in centri propositivi, con attività e servizi per i viaggiatori. 
«Con iniziative così, si dà inizio anche ad una nuova economia», ha commentato il Ministro dei Trasporti, Graziano Delrio. «Non siamo più solo di fronte all’opportunità di distribuire ricchezza e crescita, investendo sulle potenzialità enormi di nuove strade per arte e turismo ma siamo anche di fronte ad una emergenza e ad una esigenza strategica del Paese: governare una crescita impetuosa», ha sottolineato il Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini. Il bado prevede un canone di concessione fino a un massimo di 50 anni ed è aperto anche agli stranieri, fino al 16 aprile 2018. 
Qui tutte le informazioni. 

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