27 maggio 2008

Premio d’artista 2008/2009, al Museion vince Michael Fliri

 

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60047(1)È Michael Fliri (Silandro, Alto Adige, 1978) il vincitore del premio d’artista 2008/2009 bandito da Museion – Museo d’arte moderna e contemporanea Bolzano e finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano. Riservato ad artisti altoatesini per nascita o formazione nati dopo il 1972, il premio offre una borsa nell’ambito del programma triennale di residenze d’artista a Parigi, presso il Centre International d’Accueil et d’Echanges des Récollets della Dena Foundation for Contemporary Art nel periodo da ottobre a marzo 2009. Michael Fliri ha frequentato l’Accademia di Belle Arti a Bologna e a Monaco, la Kunstakademiet Bergen (Norvegia) ed il Corso Superiore di Arti Visive presso la Fondazione Ratti di Como. Fra le motivazioni addotte dalla giuria per la scelta, “la particolare attenzione posta dall’artista nell’affrontare aspetti legati al cambiamento di stato, alla trasformazione, allo sviluppo temporale. Questi mutamenti al centro dell’opera coinvolgono costantemente il corpo stesso dell’artista, proiettato, di volta in volta, all’interno di immaginari sempre differenti”. Il premio d’artista di Museion prevede anche un soggiorno a Varsavia presso il Center for Contemporary Art Ujazdowski Castle Warsaw, artists-in-residence laboratory, nel periodo da luglio a dicembre 2009, il cui bando scade il 31 maggio prossimo.






Info: 0471223428 – caterina.longo@museion.unibz.it
Web: www.museion.it

[exibart]

5 Commenti

  1. Ennesimo caso di favoristismo e raccomanazione verso uno di quegli artisti-cloni che servono, più che altro, a legittimare le accademie e i vari selezionatori. Fliri è l’esotico rampollo della corte di cavallucci & Co. Tutte illusioni e pressioni su artisti che non potranno mai dire niente di nuovo.

  2. Questa cosa italiana che se uno critica è perchè è invidioso è veramente noiosa. Fliri è tecnicamente bravo ma è un clone di situazioni già esistenti. E’ un bock evirato e addomesticato…ce ne sono 20.000 al mondo. Però certi addetti ai lavori hanno bisogno di artisti fantoccio per legittimare la propria presenza e le proprie iniziative.

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