02 agosto 2008

Via Del Vecchio e Palumbo, la Project Room del Madre a Eugenio Viola e Adriana Rispoli

 

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Cambio in vista nel team curatoriale del napoletano museo Madre. Facendo fede a un principio di rotazione fra giovani curatori attivi sul territorio, nei prossimi mesi gli attuali curatori Gigiotto Del Vecchio e Stefania Palumbo lasceranno la guida dello spazio nato a settembre scorso, sostituiti da una nuova coppia formata da Eugenio Viola e Adriana Rispoli, entrambi con un passato nella galleria Changing Role di Guido Cabib. I due hanno all’attivo già numerose collaborazioni in coppia, dalla collettiva Sistema Binario, negli spazi della stazione ferroviaria di Mergellina, alla mostra di David LaChapelle nel 2006 a Capodimonte.

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18 Commenti

  1. bene , risulta un sano avvicendamento. è una cosa positiva. bravi i curatori precedenti, ma brava soprattutto la direzione del madre a comprendere che la cosa migliore è affidare per brevi periodi la project room (uno-due anni al massimo) a professionisti sempre nuovi. napoli da l’esempio a tutt’italia. in ultimo i gl’auguri alla nuova coppia curatoriale, buon lavoro.

  2. ecco un altro incarico in un’istituzione pubblica affidato in seguito all’indizione di un concorso pubblico e remunerato con soldi pubblici. chapeau.

  3. bene bene bene!!!
    I miei complimenti ad EUGENIO VIOLA E ADRIANA RISPOLI!!!
    un po’ di freschezza finalmente!!!
    di quei due proprio non se ne poteva piu’!!!
    cari gigiotto e stefania, prendete esempio da loro!!!
    e cercate di non curare piu’ le mostre dei vostri cari,perche’ e’ a dir poco vergognoso,patetico e penoso!!!
    in questi anni avete avuto la possibilita’ di curare uno spazio cosi’ importante, ma a causa della vostra scarsa professionalita’,avete solo allontanato il pubblico dal museo!peccato per il museo,per l’arte e per Napoli!
    ma adesso ci penseranno Eugenio e Adriana a dare credibilita’, loro si che ci sanno fare,vedi il grande successo della mostra “Sistema Binario” alla metropolitana di Napoli Mergellina, adesso gia’ alla seconda tappa,(Belgrado),e di tante altre!
    che dire piu’…??!?
    gigiotto e stefania non rosicate troppo, ma curare spazi cosi’ importanti non e’ cosa vostra!!!
    complimenti a chi ha deciso di passare il testimone a due grandi e validissimi curatori come E.VIOLA e A. RISPOLI,giovani ma solo per la loro eta’,ma ricchi di esperienze e successi!!!
    ancora complimenti!!!

  4. Caro Lorenzo,

    ho esibito al MADRE durante la curatela Del Vecchio/Palumbo.
    Pur essendo d’accordo su ciò che dici (assenza assoluta di professionalità della coppia Del Vecchio-Palumbo), dissento su due fondamentali questioni, “pubblico” e “amicalità nelle scelte degli artisti”:

    – la mostra che ho progettato per N.EST non rientra tra quelle che hanno fatto perdere pubblico al museo, anzi! Abbiamo registrato i più lusinghieri rates di visita mai visti al MADRE per la project room (prima e dopo di noi). Nonostante fossimo stati il secondo progetto esibito nella nuova sezione del MADRE dalla sua nascita. E nonostante fossimo stati lasciati a noi stessi senza un adeguata campagna di promozione in nazionale visti i tempi con i curatori ci hanno chiamato a fare la mostra…(v. sotto).

    – siamo stati scelti non perché amici dei curatori, ma perché a meno di due mesi dalla mostra che ci hanno invitato a fare, siamo stati chiamati a supplire letteralmente qualcuno che deve aver rifiutato.
    Preferisco pensarla così che non pensare che i due curatori invitavano artisti ad esibire con meno di due mesi di anticipo dalla data delle mostra come hanno fatto con noi (invitati il 31 ottobre notte, con mostra da farsi ai primi di gennaio!).

    Durante la nostra mostra, inoltre, avevamo sperimentato la formula dei seminari d’artista che, nonostante organizzati in pochissimo tempo e senza molti mezzi, ci pareva avesse funzionato soprattutto per la ricaduta positiva sullo stato delle relazioni tra artisti locali e altri esponenti della creatività oppure tecnici utili per la consulenza scientifica della realizzazione delle opere (in alcuni casi).

    Orbene, il duo curatoriale grazie a quei seminari, ci ha costruito addirittura 4 mostre facendo scouting dagli artisti da noi selezionati per i workshop. E addirittura importando il modello x una mostra (Classroom). Non pretendessi che passassero dal via e dicessero: Diana, che ganza l’idea dei seminari per una project room. Ma almeno che fossero meno sfacciati e che provassero a fare più ricerca!

    Nel nostro caso, oltre ad affrettarci a trovare sponsor e a progettare e attuare una mostra forte perché esibire al MADRE era una sfida bella ed impegnativa (la mostra prevedeva settimanalmente: 1 visita esterna, 3 laboratori, 1 conferenza internazionale, abbiamo addirittura fatto un giornale a distribuzione mondiale!) non abbiamo neanche potuto informare le testate d’arte che …erano già chiuse per il bimestre della ns esibizione.

    Comunque il museo – sebbene impegnato su tanti fronti e con artisti ben più complessi – ha un ottimo staff che ha saputo far fronte – dopo l’iniziale e necesario rodaggio – a tutto quanto la nostra mostra “insolita” ha comportato (e meno male…!). Crediamo che la nostra formula di mostra “partecipata” abbia addirittura “dato la stura” a nuovi modi di usare il museo, soprattutto con le conferenze.

    Speriamo (ne sono certa) i nuovi curatori incaricati possano fare meglio e di più.

    Ne va, ricordiamocelo sempre, della pelle degli artisti che espongono. E delle loro finanze (molto spesso), come è capitato a me. In un paese avaro di opportunità come pochi altri al mondo.

  5. Sono un artista di milano, preferisco rimanere anonimo. conosco bene sia la diana marrone che gigiotto del vecchio, che stimo.
    vorrei sottolineare una cosa, del vecchio fa il curatore da tanto tempo e con ottimi risultati, vedi il lavoro fatto per la collezione morra greco (www.fondazionemorragreco.com) artisti ormai grandissimi, comprati quando nessuno li conosceva: grande capacità intuitiva.
    Mi meraviglio sempre di leggere tutte le cattiverie che scrivete da napoli, in generale, sulle cose che hanno un minimo di senso e qualità.
    e poi che del vecchio e palumbo abbiano rubato idee alla diana marrone mi pare davvero una baggianata.

  6. interessante l’ineleganza di chi ha lavorato con i precedenti curatori… davvero professionale questo atteggiamento: complimenti!

  7. a me il programma curato da Gigiotto Del Vecchio e Stefania Palumbo è piaciuto. Non capisco perchè parlre di non professionalità. Hanno fatto un buon lavoro

  8. e’ professionale scegliere gli artisti per un workshop senza un bando di concorso???
    e’ professionale che ci sia la sorella di gigiotto del vecchio e le sue amicizie nel workshop da quest’ultimo curato???
    e’ professionale che la compagna di gigiotto del vecchio(stefania palumbo) abbia curato l’unica mostra della sorella di gigiotto del vecchio???
    e’ professionale ed elegante dire che da napoli arrivano solo lamentele???
    non sono di napoli e non vivo a napoli, ma le lamentele arrivano anche da bologna e soprattutto da milano, perche’ anche a milano c’e’ tanta m..da, piu’ di napoli,ed il fatto che gigiotto del vecchio faccia il curatore da molto piu’ tempo di EUGENIO VIOLA ed ADRIANA RISPOLI,non significa un bel niente,perche’ se questi due giovani curatori(giovani solo x la loro eta’)hanno talento, bisogna essere professionali ed eleganti dando loro lo spazio che meritano!!!
    e perche’ gigiotto del vecchio e’ andato via da Milano???forse perche’ a milano nessuno piu’ ha creduto in lui???
    forse per la sua non professionalita’ e per l’assenza di talento???
    tanti complimenti ad E. VIOLA ed A. RISPOLI!!!

  9. contattai il signor Dal Vecchio un anno fa chiedendogli di curare una mostra dal titolo Napoli 2008 sulla corrente scena artistica napoletana, lui ACCETTO’, peccato però che dopo sei mesi è completamente sparito ignorando le mie innumerevoli email e telefonate.Per me questo signore non è un professionista.

  10. caro Lorenzo,
    troppo astio nei suoi confronti! Tu mostri delusione per non essere forse mai stato scelto da Gigiotto Del Vecchio. Calma. Ci vuoi trovare sempre malizia nelle cose. Gigiotto Del Vecchio va via da Milano alla grande con all’attivo l’apertura della fabbrica del vapore con la mostra all’open space co-curata con Roberto Pinto e la mostra di Annika Larsson da Massimo De Carlo.
    Riguatdo ad Abbondio, imputo a Del Vecchio una colpa enorme, l’aver accettato di curare una mostra in una galleria di bassissimo livello (scartata dalla fiere più importanti) quale Pack. Ma se nonl’ha più fatta onore a lui.

  11. Concordo con artista milaneese. qui c’è astio e niente più. Gigiotto Del Vecchio è uno dei 7-8 curatori migliori in Italia e che gode di grande rispetto anche all’estero. Le mostre che ha fatto e che fa sono tutte di grande qualità e ricerca, non è uno qualsiasi, ma abbastanza di più, congratulazioni a Viola e Rispoli, ma Del Vecchio e Stefania Palumbo hanno creato la project room del madre. Basta con le polemiche inutili e diamoci da fare. E grazie per aver portato guru del calibro di Peter Saville e the orb a Napoli. Io c’ero!

  12. A chi viene affidato il ruolo di diffondere la cultura del proprio territorio attraverso apparati pubblici, ha il dovere di essere libero e di conoscere la storia ed il presente culturale di quel territorio. Essere liberi non significa promuovere i propri amici, la lobby a se più vicina o l’artista più presente alle inaugurazioni. Essere liberi significa conoscere, approfondire, studiare, per avere l’umiltà e la lucidità di presentare e semplificare la complessità della cultura. Un augurio di lavoro buono a chi va e chi viene.

  13. Un saluto a chi va ed un ben venuto a chi arriva…Trovo divertente il fatto che nel bene e nel male la Mamma faccia sempre parlare di se…Anche se trovo più scandaloso il fatto che a Napoli si usino i luoghi della cultura per fare feste e festicciole, che per altro…
    Lo so, lo immagino, che forse le ‘feste’ portino soldi (almeno spero che sia questo il motivo) ma insomma, la cosa non è che mi entusiasmi più di tanto…non mi entusiasma non perchè sia un estremista della ‘cultura’, ma perchè vien da se che è la dimostrazione di non cercare di impegnarsi a dare un vero volto ‘nuovo’ e maturo alla città…arrivando sempre a mettere la polvere sotto al tappeto…

    Mi annoiano i soliti discorsi addolorati e addoloranti di pseudo consapevolezza sul fatto che il mondo dell’arte è fatto di ‘raccomandazioni’…si tende sempre a parlare troppo e fare poco…i workshop fatti per pochi amici di conseguenza fanno ‘vomitare’ ma sono lo specchio della nostra classe politica che se ne sbatte di essere ‘seria’ e si diverte alle feste e festicciole…

    Cosa c’entra la ‘classe politica’ con l’arte?…bèh quello che c’entra la chiesa col potere…

    p.s.: un solo rammarico per il caro Gigio-8, il fatto che si sia compromesso nel prodigarsi a dare appoggio ad un unica artista: una Marinella Senatore che ha mostrato, per la meraviglia di molti che la stimavano, il peggio di se…
    Una neomeoldica dell’arte contemporanea…

    un bacio a tutti:)

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