13 marzo 2002

Telemarket, “migliaia di falsi”. In carcere il patron Corbelli

 

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Si occupavano della falsificazione, della ricettazione, del riciclaggio. Naturalmente attraverso i noti e credibilissimi marchi Telemarket (con sede a Brescia) e Telemarket 2 a Bari. Due enormi gallerie d’arte televisive.
Secondo la procura del capoluogo pugliese Giorgio Corbelli ed altri otto complici hanno falsificato e venduto migliaia di quadri a firma di Michele Cascella, Mario Schifano, Giuseppe Migneco, Giorgio de Chirico e molti altri maestro dell’arte contemporanea.
Da segnalare il grande impegno del sottosegretario Vittorio Sgarbi nella presentazione e nella promozione delle opere di Telemarket. Il noto critico conduce infatti una sua striscia sulla tv di Corbelli (Sgarbi ministeriali) e esegue perizie ed approfondimenti sui maestri proposti in vendita dall’azienda. Riguardo alla faccenda il sottosegretario, pur escludendo la colpevolezza penale dell’amico-imprenditore Corbelli, ha dichiarato “Almeno Corbelli aveva copie di quadri belli, in un mondo in cui si riproduce la merda“.
Corbelli, noto al grande pubblico per essere proprietario del Napoli Calcio, non è solo il patron di Telemarket. Dopo aver acquistato la casa d’aste veneziana Semenzato, era entrato prepotentemente – pochi mesi fa – nell’azionariato di Finarte, la maggior maison italiana, quotata in borsa. In questo momento (ore 16) l’azienda milanese perde in borsa più del 5%. Di seguito una nota diffusa in serata da Finarte. (m.t.)

A seguito dei fatti avvenuti in data odierna riguardanti il Presidente della Finarte Casa d’Aste S.p.A. Giorgio Corbelli e il Consigliere di Amministrazione Pierpaolo Cimatti, la società Finarte Casa d’Aste S.p.A. dichiara la sua totale estraneità ai fatti contestati al gruppo Telemarket.
Si precisa inoltre che la Torcular S.p.A. di cui il Consigliere Cimatti è azionista di maggioranza risulta possedere il 6.475 % del Capitale Sociale di Finarte Casa d’Aste S.p.A.


[exibart]

22 Commenti

  1. Solo una precisazione all’articolo:Sgarbi da circa un mese non conduce la striscia quotidiana “Sgarbi Ministeriali”.Saluti

  2. Però Andan, Sgarbi, almeno stando al sito di Telemarket, resta un membro del comitato scientifico che garantisce gli oggetti d’arte in vendita, firma certificati di autenticità e quant’altro.

  3. Sono molto deluso da questa notizia. Non avrei mai pensato che le opere di Telemarket fossero dei falsi. Che fine farà Francesco Boni?

  4. Caro Flip,
    innanzitutto non vorrei dare l’idea di essere un sostenitore di Sgarbi,la mia era solo una precisazione.E ne faccio un ‘altra: il problema pare sia soprattutto su litografie di Cascella.
    Non credo assolutamente che Sgarbi,o il comitato,si siano mai occupati di queste cose che,nelle quantità di TelemarKet,vengono acquistate perlopiù direttamente dalle Fondazioni e dagli autori.Se Sgarbi ha autenticato qualcosa, lo ha fatto sui dipinti.E
    Sui dipinti non ho sentito niente!
    Peraltro ,e di questo sono sicuro,su Telemarket
    nell’ultimo anno NON sono passate Litografie di Cascella.Quadri tanti.Solo quadri.
    Quindi c’è qualcosa che non capisco,almeno basandomi sulle informazioni in mio possesso.
    Forse siamo anche di fronte ad un altro caso di eccessiva spettacolarizzazione della notizia.Saluti

  5. Sono in buona parte daccordo con Andan. La questione è molto delicata, dare del falsario a Corbelli è prematuro e la questione è maggiormente complessa. A mio avviso il suo ruolo pubblico di presidente del Napoli Calcio e la notorietà acquisita grazie alla ‘scalata’ su Finarte hanno contribuito non poco alla ‘spettacolarizzazione’ del fatto. Se pensiamo solo al fatto che l’imprenditore è stato arrestato durante la mattinata di ieri, per strada, mentre si recava ad un appuntamento in Via Margutta. Cinematografico. Andiamoci piano.

  6. Si parla anche di quadri.
    Certo Sgarbi con Cascella non c’entra. Ha altre pecche sui dipinti antichi, riferibili però al passato(forse ora sta cercando di redimersi)
    E’ più una cosa della figlia dell’artista, già denunciata due anni fa per lo stesso motivo.
    Su Schifano, la diffusione dei falsi (anche tele) è plausibile, anche perché tempo fa la moglie del pittore aveva già sporto denuncia a riguardo (non mi ricordo contro chi, credo fosse un amante del pittore che reclamava il diritto all’autenticazione e aveva un nucleo di opere alquanto sospette che stava mettendo in commercio, ma forse qui su Exibart se era parlato).
    L’argomento della difesa DI Sgarbi però mi lascia un po’ dubbiosa: d’accordo che il concetto di falso sui multipli è cosa relativa, è la firma però che ne determina il valore, e, se non è cambiato qualcosa, la falsificazione della firma è un reato.
    Molti autori vanno alla grande su certo mercato, oltre che per effettivo valore (Schifano è un esempio: un grande artista), anche per la facilità di riproduzione.
    Per questo ora gli archivi di tanti autori alle stelle, sono improntati giustamente alla severità assoluta: vedi il nuovo archivio Manzoni (anche se sarà un’operazione difficilissima).
    Il problema dell’archiviazione e del rilascio autentiche è una cosa che mi interessa da parecchio tempo ed è cosa delicata.
    C’è tutto un mercato, che, in casi come questi, rischia di ledere la credibilità dell’artista stesso.
    Comunque Schifano resta grande lo stesso.
    Se poi si dà retta a Politi che dice che è preferibile avere un bel falso che un brutto originale, questo è un altro discorso.

  7. Però Andan… dico io: O Sgarbi è stupido oppure è tanta la brama di denaro e fama che ha preferito continuare a legare il suo nome ad un’azienda che, come si è detto, è almeno dal giugno scorso sotto inchiesta in seguito al sequestro di non so quante migliaia di litografie di Cascella. Sono d’accordo anche con la faccenda della spettacolarizzazione dell’evento: Telemarket rischia di pagare solo perché il suo giro d’affari era enorme, ma chissà quanti sono i mercantucoli che da decenni vendono falsi. E questi chi li controlla? Chi controlla un mercato sommerso che probabilmente, a causa anche della legislazione vigente, è in molta parte nero?

  8. Sinceramente sono perplesso nel vedere tanta gente scandalizzata….

    E’ da sempre che si è a conoscenza di queste fatti ….se mai bisogna essere scandalizzati perchè queste cose di cui, moltissimi addetti ai lavori, con prove alla mano, sapevano e non hai mai denunciato : non me la prenderei con il povero Schifano che nei momenti di lucidità faceva anche opere degne di essere considerate tali : chiediamoci chi ha guidato la sua mano e chi si è approfittato dei suoi momenti di non lucidità….

    Troppo comodo prendersela con un morto ….

    *Ordine rovesciato delle cose*

  9. Caro Flip,
    se fosse vero e certo il coinvolgimento di Telemarket da giugno dello scorso anno, mi chiedo come sia stato possibile continuare indisturbati per quasi un’altro anno a vendere.
    La storia raccontata non mi convince.
    Non si possono rovinare le vite delle persone in questo modo (stiamo anche parlando di 400 famiglie che possono perdere il reddito)con titoli sensazionalistici.
    C’è una leggerezza estrema a trattare questi argomenti come se non fossero pietre scagliate che lasciano il segno.
    Fino a prova contraria a me hanno insegnato che un indagato è appunto indagato:non certamente già colpevole.
    Che lo creda un Giudice delle indagini preliminari può essere giusto,altrimenti non procederebbe all’arresto.
    Ma non scordiamoci mai,per favore,che per condannare ci vuole un processo. Saluti

  10. La cosa più assurda a mio parere di questa notizia sono i commenti di Sgarbi, il quale al telegiornale ha detto che non si capisce quale scandalo possa essere replicare una stampa artistica anche oltre il numero di copie fissato dall’autore stesso (senza menzionare il problema delle firme false): “se si fotocopia un libro” ha dichiarato “le parole dell’autore non vengono mutate”. Forse il nostro sottosegretario non sa che la legge impedisce la fotoriproduzione dei libri per tutelare i diritti dell’autore, e questo vale anche per i libri scritti da Sgarbi..

  11. Che bello Corbelli
    l’uomo che vende l’arte a tutti, l’uomo delle scalate, l’uomo che vuole fare l’industriale con l’arte…amici, credetemi, l’arte non è come il mercato, l’arte lo gioca e lo subisce ma non è mercato…come fai con l’azienda che fa 250 miliardi a comprare il Napoli che ne vale almeno 180/200?? Basta capire la matematica per dire che sotto Corbelli c’è qualcosa che non va, non è mai andata e mai andrà…nel calcio investono gli industriali, la mafia non i mercanti d’arte (furbi uomini colti)
    Carini quelli che gridano al processo nei media..questi personaggi pubblici sono i primi a farsi intervistare per ogni stronzatina, e sono sempre al centro di tutto fino a quando non arriva il fango di un avviso di garanzia….piangono, piangono o forse se ne fregano
    W i libri di storia dell’arte che Corbelli non ha letto!!

  12. Giusto.
    Si deve aspettare prima di giudicare.

    Corbelli stava tentando la fusione di Semenzato con Finarte, dove opere dubbie son passate anche ben prima del suo azionariato e prima di Telemarket.

  13. Vedo che il conflitto di interessi coinvolge anche altri oltre berlusconi silvio e tal Lunardi. Anche il por sgarbi avrebbe, legittimamente, diritto a una bella e sacrosanta deroga da inserire nella legge frattini.
    E gli spiritosi non pensino ai contenuti. E’ il contenitore il Soggetto dell’istanza. (acqua e resudui organici per intenderci)

    E non si dica che i tempi non sono maturi.
    Mancano per caso esperti o giudici in esercizio o in pensione o in predicato di promozione che dispensino pareri favorevoli?
    Siamo a corto di giustificazioni e interpretazioni? Si batte la fiacca?

    Si nota, e non vorrei, un certo affaticameto nell’argomentare alte istanze. Padane.

    I tempo maturissimi sono.
    Se non ora quando?

    PS: se non siete daccordo, se ho detto idiozie o sono illeggibile (per sintassi dubbia) dichiaro sedutastante, confortato dal clima, che è un complotto. E dunque rimango eleggibile ai senzi del comma… tal dei tali

  14. Ma alla fine è stata formalizzata la colpevolezza di Corbelli? Se sì, come mai Telemarket continua a trasmettere e a vendere quadri di Schifano, Cascella, ecc.? Tra l’altro in questo periodo i conduttori sono tutti pazzi perchè dicono di offrire opere a prezzi totalmente abbattuti, fuori da ogni mercato. Qualcuno mi sa illuminare? Grazie mille.

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