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Bel, Baal o Zeus, poco importa. Fatto sta che, secondo un gruppo di attivisti, lo Stato Islamico avrebbe distrutto un nuovo tempio, il più importante del sito di Palmira, che porta il nome del dio greco.
Nessuna uffializzazione e, ancora, nessun video o rivendicazione, anche se è difficile credere che si tratti di una bufala, specialmente dopo le immagini dal satellite che hanno mostrato come, effettivamente, il tempio di Baal Shamin sia stato raso al suolo nel raid del 23 agosto scorso. 2mila anni di storia in briciole, per quelli che l’Unesco ha bollato come “crimini contro l’umanità”. Perpetrati. E impossibili da verificare nella loro totalità.