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Che lo faccia apposta o no, si finisce spessissimo per parlare di lui: Anish Kapoor. L’artista anglo-indiano, attualmente in mostra al MACRO a Roma, è stato annunciato poche ore fa vincitore del “Genesis Prize”, ovvero il Nobel ebraico, assegnato a quelle persone che si sono distinte nelle loro professioni.
E l’argomento della sua dichiarazione? “Ripetutamente abbiamo dovuto rientrare in possesso noi stessi e ri-identificare le nostre comunità. Come eredi e portatori di valori ebraici di conseguenza, è stupido ignorare la situazione di persone che sono perseguitate, che hanno perso tutto e hanno dovuto fuggire come rifugiati, in pericolo di vita”, riporta il Guardian.
E così in un impeto di generosità, Kapoor, che ha parlato anche della geografia dei rifugiati in continuo mutamento, e che in quanto artista sente di dover alzare la voce contro l’indifferenza che accompagna certe storie, ha dichiarato che un suo milione di dollari andrà ad aiutare tutte queste persone svantaggiate sul piano umano e politico, in fuga dai loro Paesi.
“Ammiriamo il fatto che, in un’epoca spesso caratterizzata da cinismo e indifferenza, Anish sostiene continuamente il mondo degli svantaggiati, sfidando tutti noi a fare di più per aiutare dove e quando possibile”, ha detto Stan Polovets, presidente e co-fondatore del Premio Fondazione Genesis. I dettagli specifici del piano di Kapoor per aiutare i rifugiati saranno annunciati il prossimo giugno.