Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
È un ossimoro il claim della decima edizione di Short Theatre, Nostalgia di Futuro, ma ha un motivo d’essere ben preciso. Dopo dieci anni in cui il festival multidisciplinare romano prova a dare una visione sul panorama internazionale, senza voler indagare una generazione precisa, ma provando a dare un’idea del “fare teatro”, lo sguardo viene rivolto ancora verso il futuro, con una condizione più disincantata rispetto alle passate edizioni.
Iniziata ieri e diffusa tra la sede di Testaccio del MACRO alla Pelanda al Teatro India e alla Biblioteca Vallicelliana, questa edizione prevede l’arrivo di compagnie nazionali e internazionali, in prima assoluta Joris Lacoste e Jeanne Revel/Collectif dalla Francia, Gasp e lo spettacolo di danza di Roberto Castello in girum imus nocte (et consumimur igni). Debutta stasera la compagnia She she pop, dalla Germania, che mette in scena, – in una formazione che comprende anche le loro madri, – un adattamento de La Sagra della Primavera – “The Rite of Spring” – di Igor Stravinsky: una performance sul tema del sacrificio femminile all’interno della famiglia e nella società. Un vero e proprio rito, che vede le She She Pop con le loro madri in video e il pubblico interagire in un cerimoniale multidisciplinare. Replica oggi alle 19, dopo il successo di ieri, lo spettacolo dei Motus, MDLSX. Middlesex con Silvia Calderoni, e alle 20 ripeterà la sua performance anche MK, danzatore e coreografo insignito del Leone d’argento per la Danza nel 2014.
Ancora, Short Theatre – in quanto socio e commissario zonale per la Regione Lazio del Premio Scenario – presenta i lavori dei quattro finalisti: Angela Dematté con lo spettacolo vincitore, Mad In Europe (venerdì 4 settembre); Mario De Masi, menzione speciale, con Pisci ‘e paranza (venerdì 4 settembre); Dispensa Barzotti con Homologia (martedì 8 settembre), altra menzione speciale e Caroline Baglioni, premio Ustica per il teatro civile, con Gianni (martedì 8 settembre).
Il festival chiude domenica 13 settembre con la Socìetas Raffaello Sanzio/Chiara Guidi presso la Biblioteca Vallicelliana e con la dimostrazione finale aperta al pubblico del corso internazionale itinerante di perfezionamento teatrale della École des maîtres 2015 al Teatro India.
Per il programma completo: www.shorttheatre.org