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Avvolti nei cartoni ci sono la Sabina del Giambologna, Medusa, Abacuc, il David di Michelangelo, il Dante di piazza Santa Croce. Sono in giro per Firenze, si sono trasformati nelle loro spoglie senza tetto e hanno con loro una poesia di Viola Barbara.
Stiamo dando i numeri? No, vi stiamo raccontando di un intervento urbano firmato da Libera Capezzone (Libertà) che stamani all’alba ha animato le strade dell’Oltrarno mettendo in piazza cartoni di due metri di lato, con tutti i volti più celebri delle statue fiorentine, dipinti.
Una galleria urbana, che stavolta non trova corpo sui mari, ma su supporti poveri e vaganti. “Il destino di queste opere, che saranno tutto il giorno in vari luoghi di Firenze, è precario: potranno essere rovinate dalla pioggia, fotografate dagli abitanti del quartiere, “rubate” da passanti o diventare “Souvenir de Florence” per quei turisti meno distratti e non incanalati nei percorsi abituali”, è il messaggio.
Altre forme di Public Art, per ricordare i tesori della città e anticipando una mostra molto particolare, il 2 maggio, alla Libreria La Citè, dove i cartoni diventeranno miniature. Non il solito giro agli Uffizi, insomma.