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Il Terzo Paradiso continua a spostarsi e cambia ancora forma. Questa volta, il progetto fiume di Michelangelo Pistoletto arriva a Pisa e qui si espande negli spazi della Chiesa di Santa Maria della Spina. La mostra, a cura di Ludovico Pratesi, promossa dal Comune di Pisa in collaborazione con l’Università degli Studi di Pisa e l’Associazione SpazioTempo di Michela Rizzo, con il supporto di Galleria Continua, aprirà il 27 maggio e sarà visitabile fino al 2 settembre, con una significativa appendice nella monumentale Sala delle Baleari di Palazzo Gambacorti, sede del Comune di Pisa.
Negli ambienti gotici della Chiesa edificata nel 1230 e caratterizzata da opere scultoree di maestri come Giovanni Pisano, Lupo di Francesco e Andrea Pisano, Pistoletto riconfigura il segno matematico dell’infinito con una successione di 50 sedie, prestate dai cittadini. Sedie a forma di animali, sedie colorate, scultoree, di design, di riciclo, la prima ad arrivare è stata una sedia decorata dagli anziani ospiti di Villa Isabella, poi ci sono sedie appartenute a bambini e a ex studenti, e ancora quelle date dal circolo Arci, dall’Università di Pisa, dal Museo della Grafica e dalla Fondazione Comel e, a ognuna di queste, è riferita una storia, potenzialmente infinita. L’esposizione è la quinta di una serie di interventi site specific, realizzati all’interno della chiesa affacciata sui Lungarni pisani, mentre è la prima volta che la Sala delle Baleari, simbolo della vita politica cittadina e sede del consiglio Comunale dal dopoguerra fino a pochi anni fa, si apre all’arte contemporanea. In dialogo con gli affreschi storici a tema civile, Pistoletto presenta l’installazione Il Tempo del Giudizio (2009), che rappresenta idealmente un tempio in cui le quattro grandi religioni – Cristianesimo, Buddismo, Islamismo, Ebraismo – sono indotte a riflettere su se stesse. In occasione dell’inaugurazione della mostra, domenica, 27 maggio, dalle 11, l’artista terrà una conferenza alla Sala Regia di Palazzo Gambacorti, dal titolo Ominiteismo e demopraxia, che è anche il titolo dell’ultimo suo libro.
In alto: Michelangelo Pistoletto, Terzo paradiso sullo specchio, courtesy GALLERIA CONTINUA