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Presentato stamattina nel Giardino della Triennale di Milano, affacciato sul Parco Sempione, il nuovo Teatro Continuo di Alberto Burri, teatro anche di una serie di polemiche da parte di alcune associazioni cittadine che hanno ribadito l’estraneità della struttura al paesaggio del parco, e la sua poca “sostenibilità” dovuta alla piattaforma-palcoscenico in cemento armato (a dir la verità sospesa e di parecchio dal suolo.
Progetto nel 1973 in occasione della XV Triennale, nel 1989 era stato smantellato dopo essere stato vandalizzato, il teatro sospeso ed essenziale, con sei quinte laterali bianche lato Castello Sforzesco e nere lato Arco della Pace, si colloca di nuovo lungo quest’asse panoramico di bellezza. E da stasera, gratuitamente, riprenderà la sua funzione grazie ad una serie di spettacoli realizzati dalla Civica Scuola di Musica Claudio Abbado e dalla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi (per la Danza). La realizzazione della “nuova” opera, messa in atto grazie all’azione di NCTM Studio Legale, stamattina però ha avuto un nuovo “attacco” durante la presentazione: un piccolo gruppo di manifestanti si è parato contro gli attori della conferenza stampa ribadendo che questa operazione non ha rispettato milanesi e verde cittadino. Il non rispetto di una città, per quanto ci riguarda, forse consiste più nella sua incuria e non nel riallestimento di un progetto di un’artista indiscutibilmente grande. La prossima scommessa di Milano sarà proprio quella di mantenere vivo questo teatro-opera.