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Nessuno si sottrae a quella biennalizzazione di cui si era parlato moltissimo qualche tempo fa, anzi. Le Biennali continuano a prolificare come modello d’esposizione attuabile, ovunque nel mondo. Dal prossimo 1 novembre e fino al 15 dello stesso mese, sarà la volta della palestinese “Qalandiya International”, tutta dedicata all’arte contemporanea, che prende il nome proprio dal villaggio in cui si svolgerà: Qalandiya, a nord di Gerusalemme. In scena 50 artisti palestinesi e internazionali, tra cui Dirar Kalash che realizzerà una performance e Nahed Awwad, che presenterà il suo film Five Minutes from Home. QI, per ora al suo primo step, lancia però la sua mission: trattasi di un evento biennale che si svolgerà nelle città e nei villaggi della regione, itinerando. Oltre ad occuparsi di arte contemporanea metterà in luce siti architettonici e archeologici, promuovendo anche una serie di conferenze, passeggiate e spettacoli. QI nasce come una collaborazione tra il Salone di Gerusalemme e la Biennale di Riwaq, così come altre istituzioni culturali della Palestina di cui la maggior parte no-profit, nel tentativo di riunire le risorse e lavorare verso la valorizzazione e la promozione della cultura contemporanea nel Paese, sia a livello locale che internazionale.
Importante anche sottolineare la volontà di coinvolgere il pubblico in programmi culturali che non siano per forza legati alla politica, ma che permettano di guardare l’arte in modo più fantasioso e aperto, per cercare di allentare confini e tensioni, collegando i puntini della geografia frammentata. Impegno, implicazione, inclusione sono le parole chiave per questa nuova manifestazione. Se volete saperne di più e se avete intenzione di farvi un giro, www.qalandiainternational.org