Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Sarebbe riduttivo definire la democrazia nella sua traduzione letterale di governo del popolo, considerando le diverse sfumature di significato che il termine ha finito per assumere, dalle sue origini risalenti alla fine del VI secolo a.C., fino ai moderni dibattiti filosofici e giuridici. A prescindere dalle interpretazioni, la democrazia è l’idea che ha dato forma al mondo occidentale ma quali declinazioni può assumere alla luce dell’attuale situazione? Da questo interrogativo parte After Democracy / Dopo la Democrazia, il ciclo di incontri organizzato dal Centro Pecci, durante il quale filosofi, attivisti, poeti, scrittori e giornalisti saranno invitati a confrontarsi con l’attualità della parola-mondo democrazia. Il primo incontro si terrà sabato, 18 novembre, alle 17, con Evgeny Morozov, giornalista ed esperto di geopolitica, che parlerà del potere digitale e delle sue insidie. Un argomento ancora più attuale, se si pensa alla partecipazione collettiva che, quotidianamente, si mobilita sul web. Un movimento enorme, composto da migliaia di tracce, dati, informazioni, destinate a perdersi oppure, forse, a essere conservate. Nel suo talk, Morozov affronterà le conseguenze politiche ed economiche del nostro passaggio online, senza dimenticare le ricadute in termini di uguaglianza e mancanza di fiducia nelle istituzioni, presentando i rischi a cui è esposto il nostro sistema democratico.