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Echo Soho: a Londra debutterà una nuova fiera per gallerie guidate da donne
Fiere e manifestazioni
di redazione
Dal 16 al 19 ottobre 2025, in concomitanza con la Frieze Week di Londra, si terrà la prima edizione di Echo Soho, fiera d’arte indipendente dedicata alle gallerie dirette da donne. Ideata da India Rose James, fondatrice della galleria Soho Revue, la manifestazione si svolgerà negli spazi della Artists House, un elegante edificio georgiano a Soho.
Con un format agile e selezionato, che includerà 12 espositori, Echo Soho nasce per offrire una piattaforma alle gallerie emergenti e alle voci artistiche sottorappresentate. Il nome della fiera rappresenta infatti un omaggio alla figura mitologica di Eco, la ninfa condannata a ripetere parole altrui ma qui reinterpretata come simbolo di amplificazione di voci finora inascoltate.
«Ho sempre desiderato lanciare una fiera e dopo il sostegno ricevuto da colleghe galleriste, ho deciso che era il momento giusto. Da quando dirigo Soho Revue, so quanto sia difficile trovare spazio e visibilità nel sistema fieristico tradizionale», ha dichiarato James che, oltre a essere una ex enfant terrible del posh londinese, è anche la nipote ed ereditiera del ricco imprenditore ed editore Paul Raymond, conosciuto come il “Re di Soho” e noto per aver aperto il primo strip club londinese.
L’iniziativa si colloca nel solco di un rinnovato fermento di fiere “alternative” che si affiancano agli appuntamenti più istituzionali: da Minor Attractions di Londra, a Basel Social Club di Basilea, fino a Esther di New York. Ma non è la prima volta che una fiera sceglie un focus di genere: già nel 2023 era stata lanciata proprio a Londra WIAF – Women in Art Fair, diretta da Jacqueline Harvey, con l’intento dichiarato di riequilibrare la rappresentanza femminile nel sistema dell’arte. In questo senso, Echo Soho sembra confermare un trend che punta sull’accessibilità e sulla collaborazione, virando anche su una linea curatoriale più fluida rispetto alle grandi fiere.
I booth di Echo Soho saranno ospitati al primo piano della Artists House, mentre il piano terra accoglierà un bar e un concept store. I costi contenuti per gli spazi – si parte da 850 sterline per 6 metri quadri – e i servizi inclusi, come assistenza all’installazione, gestione opere, fotografia stand, PR condivisa, mirano a rendere la partecipazione sostenibile anche per le realtà più piccole.
Tra gli espositori già confermati figurano gallerie come Pipeline e Gillian Jason Gallery, oltre alla piattaforma online Wondering People e all’associazione AWITA – Association of Women in the Arts, che presenterà Resonant Spaces: Curating Echoes, una collettiva nata da una open call, allestita nell’ex cappella dell’edificio. I temi? Memoria, ripetizione, leadership femminista e suono, in sintonia con la vocazione della fiera.
Echo Soho proporrà anche workshop, talk, performance e una preview speciale ospitata dalla Contemporary Art Society. Come per ogni fiera che si rispetti, non mancano i premi: il Soho House Prize, assegnato da Kate Bryan e Jack Lazenby, e l’Echo Soho Cass Art Award, che offrirà a un artista selezionato materiali d’arte e mentorship con il fondatore del sito di forniture artistiche Cass Art, Mark Cass.














