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Nasce la Loffredo Foundation, la nuova realtà che mette insieme inclusione e arte
Progetti e iniziative
di redazione
La Loffredo Foundation for Arts & Inclusion, una realtà ancora giovane e impegnata a strutturare una rete di progetti mettendo al centro la produzione e la circolazione dell’arte contemporanea, ha presentato il programma di mostre e progetti previsti per il 2026. La presentazione si è svolta durante una serata evento svoltasi negli spazi del Palazzo Reale di Napoli che ha avuto anche la funzione di sostenere, attraverso una raccolta fondi, le attività future della Fondazione.
Nata nel gennaio 2025, la Loffredo Foundation opera con un’attenzione esplicita ai temi dell’accesso, della sostenibilità e della formazione di nuove professionalità nel sistema dell’arte, con l’obiettivo di intervenire sulle condizioni di precarietà che caratterizzano il lavoro di molti artisti emergenti in Europa. Il suo modello di azione si fonda su un insieme di strumenti: accompagnamento curatoriale, accesso a reti professionali, attenzione agli aspetti contrattuali e costruzione di occasioni espositive distribuite sul territorio. Le risorse economiche generate attraverso eventi, partnership e la rete di Iconic Art System vengono reinvestite in nuovi progetti, secondo un’impostazione che la Fondazione definisce «Rigenerativa».

Dopo un primo anno di attività segnato dalla realizzazione di sei mostre tra spazi off-site, interventi site specific e progetti in galleria, il programma 2026 amplia il raggio d’azione, intrecciando artisti emergenti e figure già note della scena contemporanea con sedi istituzionali e luoghi del patrimonio storico. Tra i primi appuntamenti annunciati figurano la personale Senza Colore di Annachiara Rella a Caserta, a febbraio, e un progetto multimediale di Alessandro Malossi previsto per la primavera. Seguirà, ad aprile, The Private Collection, mostra diffusa di Rocco Ritchie nella città di Caserta.
Il calendario proseguirà con la mostra di Marco Grasso all’ADI Museo del Design di Milano, la personale di Pedro Perdomo a Napoli nel mese di giugno e il progetto di Daniele Accossato al Parco Archeologico di Paestum, previsto tra luglio e agosto. Nel secondo semestre dell’anno è annunciata un’installazione monumentale di Angelo Accardi in un sito simbolico di Roma, mentre dicembre vedrà la personale di Luca Bellandi al Museo Diocesano di Caserta.
Accanto alle mostre, la Fondazione ha presentato ART CITIES, un progetto itinerante che, tra il 2026 e il 2027, porterà Iconic Art System in 12 città italiane, attraverso uno spazio espositivo mobile pensato per mettere in dialogo gli artisti della Fondazione con giovani autori selezionati tramite open call locali.
Un ulteriore asse del programma riguarda il rapporto tra arte e innovazione tecnologica, sviluppato attraverso la collaborazione con Parallelia. Durante la serata a Palazzo Reale di Napoli, sono state presentate installazioni che reinterpretano le pratiche di alcuni artisti del roster della Fondazione mediante l’uso dell’intelligenza artificiale, concepita come strumento di estensione del gesto artistico.










