-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- Servizi
- Sezioni
- container colonna1
Mentre da Parigi gli giungono appelli per modificare la celebre piramide del Louvre – che non sarebbe più adatta a sopportare un flusso di visitatori in continuo aumento -, alla verde età di anni 89 l’architetto cino-americano Ieoh Ming Pei (Canton, 1917) inaugura in Lussemburgo la sua ultima opera, il Museo d’arte contemporanea del Granducato. Il MUDAM – questo l’acronimo della neonata istituzione – è una struttura di 10mila metri quadrati, di cui 4.800 dedicati ad esposizione, disposti su tre livelli. Si trova nella zona tra il centro della città e Kirchberg, il quartiere UE, a fianco dell’edificio della Nuova Filarmonica, opera di Christian de Portzamparc. Anonima dall’esterno, l’architettura di Pei si rivela all’interno versatile e funzionale alla perfetta presentazione delle opere. L’inaugurazione del nuovo museo – costato 88 milioni di euro – giunge proprio alla vigilia del 2007, quando Lussemburgo sarà Capitale Europea della Cultura. Dopo la mostra inaugurale – Eldorado, focalizzata sulla storia del Granducato -, il museo dedicherà un’antologica a Michel Majerus, il più noto fra i giovani artisti lussemburghesi, morto nel 2002 in un incidente aereo, e successivamente una mostra sulle relazioni tra arte e scienza, intitolata Tomorrow now.
[exibart]








Una foto del museo no?
la stessa cosa che pensavo io…e siamo già in 2.