05 luglio 2006

Il diktat di Start. Galleristi milanesi contro tutti. Sul prossimo Exibart.onpaper

 

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Tra gli altri motivi, vi consigliamo di non perdervi il prossimo numero di Exibart.onpaper anche per gustarvi le risposte che Massimo de Carlo -in rapprentanza della associazione delle gallerie milanesi Start- ha opposto alle nostre scomodissime domande. Tra lanci di accuse feroci contro l’amministrazione pubblica e piccole reticenze sulle scelte e le decisioni interne dell’associazione. Con una chicca: il vademecum che i galleristi consegnano al Comune meneghino. Ovvero come rilanciare in quattro mosse l’arte contemporanea in città.

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8 Commenti

  1. i galleristi milanesi?????
    sono la feccia più feccia del mondo.
    poveri di cervello ma svelti a sfruttare gli artisti.
    e poi lo sanno tutti che riciclano il denaro della mafia.

  2. pebbe, vieni a milano così anzichè lamentarti impari qualcosa (forse). Ti piacerebbe farti sfruttare da De Carlo eh!!!

  3. io non so dire se veramente alcune gallerie milanesi sono finanziate dalla mafia
    ….
    ma posso dire che morirei dalla voglia di sapere chi c’è dietro uno spazio come quello di De Carlo! Davvero tutto viene dalla vendita di opere a normali collezionisti?
    Facciamo un pò i conti: fiere all’estero costosissime…per la sede fisica da subito spazi mega …..artisti stranieri presumibilmente acquistati prima dell’eventuale vendita….poca necessità di comprare pubblicità perché gli articoli escono puntualmente lo stesso…
    ora in Italia c’è gente che vende ogni mese sicuramente molti quadri e molte opere eppure non regge economicamente e
    contro tutto questo. Davvero solo sano mercato?
    non voglio parlare male di chi non conosco e io non so nulla però sarei così curiosa….

  4. quelli che riciclano o hanno riciclato i soldi della mafia saranno i milanesi terroni al massimo (vedi Domenico Dolce o Gianni Versace)

  5. de carlo si è fatto il culo e ha tirato la sgangherata carretta italiana per anni. Ed ora, che si dedica semplicemente a raccogliere i frutti del suo lavoro, si becca pure del mafioso. Ma annamo và…

  6. l’epoca delle gallerie, con internet e tutti gli spazi alternativi, finirá presto, solo qualche collezionista attempato continuerá a seguire i movimenti di qualche gallerista che opera nei pressi della sua cittá… i galleristi milanesi importanti sono come quelli di tutto il mondo, molti riciclano denaro (non necessariamente della mafia), altri lo fanno per darsi delle arie o fare qualcosa visto che sono carichi di denaro e papá gli ha dato un ultimatum. galleristi veramente seri (posso solo parlare dell’europa)ne ho visti pochi, il resto opera all’italiana (tutto in famiglia).
    Non potete parlare di mafia a un “longobardo”, prima dovete spiegargli cosa é la mafia visto che sono un poco corti di cervello.

  7. Ok, che siate un po’ frustrati perchè non contate niente ve lo concedo, ma che mi diciate che si ricicla il denaro della mafia mi fate proprio ridere…
    Che bello sarebbe vedere Provenzano che compra Schneider o Uklanski…
    Io penso che prima di accusare la gente gratuitamente dovreste provare a lavorare un po’ vero Nun? Parli tanto che se facessi la metà di quello che dici altro che De Carlo… Gagosian (che secondo te sarà sicuramente un figlio di papà) saresti!!Però tu sei poverino e tutti quelli che fanno i galleristi figli di papà..Vieni che ti asciugo le lacrime piccolo bimbo povero!E poi proprio De Carlo! vai a chiedergli i sacrifici che ha fatto…Qui se c’è qualcuno che è a corto di cervello sei tu, anzi, mi sai che proprio non ce l’hai!

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