14 luglio 2006

Tutto sul mio MADre. Bassolino presenta il programma biennale del Museo Donnaregina

 

di

Uno dei cortili del Madre
Non sarà proprio di qui all’eternità, ma almeno per i prossimi due anni il destino del Madre è segnato. A darne l’annuncio il Governatore della Regione Campania – nonché presidente della Fondazione Donnaregina – Antonio Bassolino, il quale ha snocciolato il calendario degli eventi in programma dal prossimo autunno al 2008. Sotto l’egida della partnership con la Tate Modern di Londra i primi due impegni. Si parte ad ottobre con l’attesissima mostra di Bruce Nauman, curata da Laurence Sillars, che nel febbraio del prossimo anno passerà il testimone a Rachel Whiteread. Ma il 2007, nell’ex Provveditorato agli Studi, non scontenterà certo gli amanti made in Italy, con una grande triade tricolore: la personale di Marisa Merz firmata da Ester Coen; Piero Manzoni “impacchettato” da Germano Celant; Luciano Fabro (già ospite della collezione permanente) by Rudi Fuchs (che, con Achille Bonito Oliva e Vicente Todoli, è una delle teste d’uovo del comitato scientifico della struttura partenopea). Nel 2008, infine, in via Settembrini arriveranno Thomas Struth e Bob Rauschenberg, in collaborazione col museo Serralves di Porto. (a. p.)


Madre – Museo d’arte Donna Regina
Via Luigi Settembrini 79 – Napoli
Info: 0815624561
Web: www.museomadre.it


[exibart]

10 Commenti

  1. Le fondazioni si costruiscono lentamente anche con nomi di grande richiamo!Finalmente a Napoli una struttura Museale che ha un progetto a lunga “gittata”,non un evento estemporaneo:Era ora !Napoli deve poter progettare il proprio futura con eventi internazionali,bene!Vediamo come si organizzerà il PAN?L’Accademia mi sembra che dorma!Grazie!

  2. Sono daccordo che un museo assolutamente non debba perdersi con nomi “nuovi” … generalmente sono solo delle improbabili speranze.
    Magnifico e FINALMENTE l’attenzione su Marisa Merz. Gli altri mi lasciano indifferenti.
    Suggerimento: perchè non liberare qualche stanza d’artista che sembrano una forzatura? Una vale l’altra. Naturalmente!!!!!!!!

  3. i nomi “consolidati” di oggi erano i nomi “nuovi” di ieri. l’attitudine “contro” rispetto al nuovo di tanti operatori dell’arte (di oggi) è la stessa che gli artisti di cui parlate così bene si dovettero subire agli inizi della loro carriera da parte di critici (e artisti) conservatori.
    e con questo non voglio entrare in merito sulla bontà degli artisti in programma al madre, che è assolutamente fuori discussione.
    d’altronde però il vecchio motto “l’importante è fare” è pur sempre condivisibile.

  4. e infatti i “nuovi” di ieri al museo non ci stavano, ieri
    a parole nemmeno ci volevano finire poi (ma questo è un altro discorso)

  5. Spazio stupendo. Consente, una volta varcati suoi confini, un’attitudine reale al cambio dimensionale. Tutto è bianco come un ospedale della mente che, grazie al colore dell’arte, risana l’animo ed anche il difficie quartiere limitrofo. Non capisco perchè, con i numerosi artisti italiani bravi e affermati, si cerchi sempre il sensazionalismo esterofilo. In fondo siamo noi i campioni del mondo, no?

    Inoltre, e poi vado, un piccolo spazio potrebbe essere dedicato alla ricerca, allo studio e al lancio di giovani geni italiani che cercano solo una MADRE che li accudisca. O sbaglio.

  6. Gioisco alla notizia della personale su Manzoni… ma l’entusiasmo è dovuto ad una debolezza tutta personale.

    Intervistato al Tg3 Bassolino ha affermato che il MADRE è diventato il centro italiano più importante per l’arte contemporea… pfff.
    Per quanto ami questo spazio, un’affermazione del genere fa decisamente ridere.

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