-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- Servizi
- Sezioni
- container colonna1
Shirin Neshat, l’artista di origini iraniane riparata negli USA dopo la rivoluzione khomeinista, è la vincitrice per il 2006 del Dorothy and Lillian Gish Prize, uno di più ricchi premi al mondo per le arti, dotato di ben 300mila dollari. Giunto alla tredicesima edizione, il premio – assegnato a New York – vanta un qualificatissimo palmares di vincitori per diverse discipline, fra i quali i registi Bob Wilson (1996) e Peter Sellars (2005), Bob Dylan (1997), il sassofonista jazz Ornette Coleman (2004), il coreografo Merce Cunningham (2000). Shirin Neshat – già vincitrice di numerosi premi, fra cui quello alla Biennale di Venezia del 1999 – è attualmente impegnata nella realizzazione del suo primo lungometraggio, dal titolo Women without Men, basato su una novella della scrittrice iraniana Shahrnush Parsipur, la cui presentazione è prevista per il 2007. Il Gish Prize sarà consegnato a New York City il prossimo 12 ottobre.
[exibart]









