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È la pittrice astrattista Tomma Abts la vincitrice dell’edizione 2006 del Turner Prize, l’Oscar dell’arte contemporanea assegnato a Londra dalla Tate Gallery Britain. L’annuncio nel corso di una cerimonia trasmessa in diretta dalla rete televisiva Channel 4, presentata da Yoko Ono. La giuria, presieduta dal direttore della Tate Nicholas Serota e composta quest’anno dalla giornalista di The Observer Lynn Barber, da Margot Heller, direttrice della South London Gallery, da Matthew Higgs, direttore e chief curator della White Columns in New York, e dallo scrittore e critico Andrew Renton, ha scelto la Abts a fronte di un lotto di finalisti che comprendeva anche la scultrice Rebecca Warren, il video artista Phil Collins e l’artista multimediale Mark Titchner. Nata nel 1967 a Kiel, in Germania, e trasferitasi a Londra dopo gli studi condotti a Berlino, la vincitrice – l’unica ad esprimersi con la pittura – si porta a casa anche le 25mila sterline messe in palio dai produttori del Gyn Gordon’s, mentre agli altri finalisti vanno 5mila sterline ciascuno. Le opere dei quattro finalisti sono visibili in una mostra aperta alla Tate Britain fino al gennaio 2007.
Tutti i vincitori del Turner Prize
1984 – Malcolm Morley
1985 – Howard Hodgkin
1986 – Gilbert and George
1987 – Richard Deacon
1988 – Tony Cragg
1989 – Richard Long
1990 – Premio sospeso
1991 – Anish Kapoor
1992 – Grenville Davey
1993 – Rachel Whiteread
1994 – Antony Gormley
1995 – Damien Hirst
1996 – Douglas Gordon
1997 – Gillian Wearing
1998 – Chris Ofili
1999 – Steve McQueen
2000 – Wolfgang Tillmans
2001 – Martin Creed
2002 – Keith Tyson
2003 – Grayson Perry
2004 – Jeremy Deller
2005 – Simon Starling
[exibart]












2003?
Leggevo dal Guardian che i critici britannici hanno fatto la fila per congratulare il suo lavoro ma ieri – Tomma Abts (tedesca di nascita) – è stata attaccata dal critico tedesco Niklas Maak sul Frankfurter Allgemeine Zeitung (Berlino) scandalizzato della sua vincita al Turner Prize di Londra. Aggiungendo nell’articolo che i dipinti sembravano a suo avviso carta decorativa da parete come, secondo lui, viste nelle fabbriche della Germania dell’Est. Mentre a sua difesa il critico inglese (Adrian Searle) apprezzava il lavoro della Abts proprio per la non immediatezza e lenta esecuzione a favore della qualità e il design, pur ammettendo che non è arte.Di certo i costruttivisti e neo-costruttivisti avranno prodotto migliori composizioni d’arte.
Ebbene non ci vedo nè gli uni e nè gli altri della disputa. Sembrerebbe una ibridazione dalla Brit op-art (v.Bridget Riley anni60) Se poi è arte o no il tempo lo dirà! Intanto ha vinto il premio che non è poco.