13 maggio 2008

Morto Robert Rauschenberg, adesso il Novecento è davvero finito

 

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59669Resta forse il solo Jasper Johns, che con lui ha diviso gran parte del percorso creativo, a rappresentare tutta una generazione di grandi maestri che ha vissuto da protagonista alcuni momenti chiave per gli sviluppi dell’arte contemporanea. Con la morte di Robert Rauschenberg, avvenuta a 82 anni nella casa dove viveva da oltre trent’anni a Captiva, in Florida, si può veramente mettere un timbro quasi definitivo sulla fine su un secolo come il Novecento, che certamente ha consegnato alla storia dell’arte le più radicali rivoluzioni. Texano di origine, con nelle vene sangue Indio, Rauschenberg aveva appena chiesto di essere dimesso dall’ospedale, dove era ricoverato per una polmonite. “Rauschenberg collaborò con John Cage e Merce Cunningham alla rivoluzione artistica che portò l’arte ad abbandonare le istituzioni (musei, gallerie, teatri) per diventare centro di un confronto sociale”, recita un lancio della casa editrice Johan & Levi, per i cui tipi sarà presto in libreria un saggio sull’artista, opera del critico d’arte del New Yorker Calvin Tomkins. Cinque anni fa era stato colpito da ictus, ma la cosa non gli impediva di continuare a lavorare, con immutata tensione e determinazione. Nel 2004 gli aveva dedicato una vasta retrospettiva il Palazzo dei Diamanti, a Ferrara. Exibart pubblicherà a breve un ampio approfondimento dedicato al grande maestro.

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Rauschenberg – Ferrara, Palazzo dei Diamanti

[exibart]

3 Commenti

  1. Ciao Maestro,
    Mi abbandoni proprio adesso che stò scrivendo la tesi su di te..
    Son tristissima, manco mi fosse morto un parente.
    “…niente è indispensabile come il superfluo..”
    Grazie
    Spero che il Paradiso sia incasinato e cololorato come i tuoi Combines.

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