![Danilo Eccher]()
“
Lascio alla vigilia dell’apertura del nuovo edificio, e di questo mi rammarico…”. Ormai era un po’ che non se ne parlava, se si escludono gli eterni pronostici da “corridoio”. E quando tutti avrebbero scommesso che il sole già forte di luglio si sarebbe fagocitato la questione, restituendola non prima di settembre, arriva questa lettera a porre fine a ogni italico equivoco.
Danilo Eccher da il suo addio al Macro, con una lettera agli “amici”, una lettera di circostanza, che non riesce a celare una certa amarezza. “
Lascio Macro dopo sette anni di straordinaria ed entusiasmante attività durante i quali ho avuto la fortuna di lavorare con giovani capaci e motivati. Sono state realizzate più di sessanta mostre, pubblicati oltre cinquanta volumi in tre distinte collane editoriali, coinvolto centinaia di artisti e critici nazionali e internazionali, collaborato con decine di musei e istituzioni in tutto il mondo. Oggi Macro, che solo sette anni fa non esisteva, è un museo noto e rispettato, Roma ha finalmente avuto il suo museo d’arte contemporanea, di tutto questo sono orgoglioso e felice. […] So di lasciare un museo in ottima salute, con un patrimonio in costante crescita, con i convinti apprezzamenti del pubblico e di tutti coloro che hanno lavorato con noi in questi anni. Grazie a tutti coloro che hanno condiviso e sostenuto il progetto Macro e buon lavoro a chi sarà chiamato a dirigere questa importante struttura culturale”. Ed ora il passatempo dell’estate si focalizza meglio: chi sarà il sostituto? Le decisioni, sembra, dovrebbero arrivare non oltre il 20 luglio (la cosa vale anche per la presidenza del Palazzo delle Esposizioni). Le voci di qualche giorno fa davano come papabile la figura di Lorenzo Canova, garante di un’attenzione particolare alla pittura figurativa ed agli artisti del territorio, elementi fondamentali per l’attuale giunta di centro-destra. La necessità, poi, di un direttore-manager in grado di coinvogliare finanziamenti, sponsor e di fare fund raising (queste le esigenze dell’assessore alla cultura Umberto Croppi) avevano fatto pensare qualcuno a Gianni Mercurio. Staremo a vedere, la settimana entrante potrebbe essere decisiva.
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Le voci che girano sono sempre le meno probabili, mi riferisco per esempio a Canova, brava persona ma, troppi panini ancora dovrà mangiare prima che possa aspirare ad un incarico simile ( con quali artisti, di un certo livello, italiani e stranieri ha lavorato? Ha pubblicazioni di libri alle spalle che possa vantare ? Quando, con notevole raccomandazione ( gode ottime amicizie in Vaticano, canale politico Margherita ed è riuscito a passare avanti ad altri con più punteggio di lui ), ha vinto il concorso per professore associato ( in commissione c’era Calvesi ), presentò, come pubblicazioni, i testi delle mostre, scritti esclusivamente a Roma ( andatevi a vedere con quale galleria ha lavorato e lavora ).
Comunque, tutto può essere !
Per il cosidetto macro gli incarichi, in realtà, sono tre: macro via reggio emilia, macro mattatoio, galleria comunale di roma via crispi.
Il “bravo” Eccher a suo tempo diete il macro mattatoio alla sua amante , conosciuta durante il corso da curatori da lui svolto al macro !!????? ( della serie “Carfagna” dei poveri ), ella oltre a prendere l’incarico e lo stipendio, che cosa ha fatto ?
vicino agli artisti del territorio o vicino ai suoi amici artisti presenti sul territorio?
finalmente!!! ora ne arriva un’altro con i suoi amichetti da esporre e una galleria che giganteggia e da volentieri gli artisti per gli eventi!
dio ci salvi da lorenzo canova, paladino di una cultura di “regime”…chiunque altro ma non lorenzo canova. piuttosto mandiamolo a dirigere qualche asta di MODERNARIATO!!
“…garante di un’attenzione particolare alla pittura figurativa ed agli artisti del territorio, elementi fondamentali per l’attuale giunta di centro-destra.” Quindi se uno segue la pittura figurativa è caro alla destra… ragionando al contrario se invece organizza mostre con sacchi di lycra riempiti col condimento alla marinara è caro alla sinistra… mi avete chiarito tutto… grazie
Canova no, vi prego!!
Riguardo al tipo ottimista che lamentava i pochi “requisiti” di canova dico… quando mai tutto questo è stato un problema! D’altra parte, è o non è uno dei curatori della Quadriennale?
Fenomeni parlanti ne esistono tanti,ma lavoranti pochi.Per ottenere poco ci vuole molto.Certa pittura(naturalmente non tutta)all’estero gode di molta attenzione.Non basta usare il mezzo video e fotografico facendo spesso(non sempre), opere manieriste ed accademiche,se non copie esatte fatte da altri in tempi recenti,per considerarsi un contemporary artist.Di post punk con il paracadute ce ne sono troppi.Molte volte chi dipinge quadri fa anche altre cose e critici/curatori attenti lo scoprono visitando gli studi o parlando con gli stessi.La ghettizzazione e l’autoghettizzazione culturale produce solo persone capricciose,inutili umanamente e culturalmente.Con il lavoro d’artista/critico/curatore/gallerista/re-censore c’è chi ci cazzeggia e chi ci campa,chi è cool e chi meno cool,chi si diverte e chi no.
Hahahahahahahahahahaha,
Angelo,
che cosa scoprono i critici/curatori “attenti” visitando gli studi o parlando con i “pittori di quadri” ( ma io direi con una categoria di artisti in genere, per età, storia, personalità etc.etc.. ) ?
Scoprono, che per campare, sono costretti ha fare un altro lavoro !
ne sai qualcosa tu , no?
E questo vale anche per certi presunti critici/curatori, categorie ormai confuse, quanti critici d’arte, veri, a tutto tondo, oggi esistono e lavorano ?
sono in Libia, invitato dall’Istituto Italiano di cultura che sta realizzando un bellissimo progetto dedicato agli artisti libici organizzato con il Dipartimento di Arti Visive dell’Accademia Nazionale di Studi Superiori di Tripoli, e per caso scopro questo aureo dibattito, dico solo che per quello che mi riguarda la storia del MACRO e’ una MACRO bufala, dunque siate, vi prego, piu’ sereni, rilassatevi e pensate alle vacanze, ad agosto mi troverete a Ischia, non a via Reggio Emilia, molte grazie ad Angelo Bellobono e un abbraccio a tutti gli altri miei appassionati nel bene e nel male
Geronimo,per quanto mi riguarda sono già un pò di anni che campo solo con i quadri dipinti,poi il fatto che sia capace anche a fare altre cose(che tra l’altro sanno fare in pochi) rispetto a chi riesce solo a chiamarsi geronimo,lo ritengo un valore aggiunto e fuori da questo piccolo paese la pensano come me molti altri.Sai,se anzichè mandare segnali di fumo,visto che mi conosci,perchè non vieni a trovarmi,potresti scoprire belle sorprese.Questo lavoro l’ho cominciato tardi e sono contento di dove sono e dove sarò.Bisogna essere allenati per resistere e mi pare che tu abbia il fiatone,se ti serve qualcosa chiamami..un bacio
ah lorè, stai in libano? e al popolo? non perdi prioprio occasione per esibire il tuo super ego. piuttosto cerca tu di stare sereno… riposati un po’ dopo il tuo gran correre da una sede di partito all’altra. piuttosto, se ti riesce, cerca di recuperare il rapporto con uno di quei tanti galleristi che ti hanno “amorevolmente” congedato.
buona fortuna
Caro Angelo,
certo che ho il fiatone, vivo e lavoro a Roma, nella Micro realtà del quartierino, del fancazzismo militante, del pianto continuo, della continua illusione dell’arrivo della manna dal cielo, di lusinghe continue, di invidie e pettegolezzi, di pseudo galleristi improvvisati da quattro soldi dove un piccolo ufficietto a via giulia appare come la rinascita romana, di cinici approfittatori, di un livello di ignoranza culturale tra artisti/galleristi/curatori/collezionisti che fa spavento,
non ho nulla contro di te, anzi ti stimo, tra tutti i tuoi amichetti di merende ( o coloro che credono essere tuoi amici ma patologicamente invidiosi fin nelle ossa ) , credo, tu sia quello che in questi anni si è dato più da fare ottenendo anche ottimi risultati, per il resto è meglio che mi tengo la bocca chiusa, per fortuna c’è spazio per tutti, a ognuno il suo, io resisto nella mia bella riserva indiana non certo dietro all’illusione degli Yankees.
Per tornare a “bomba” ( critici / curatori ), occorrono persone mentalmente e moralmente libere, colte, coraggiose, che non guardino solamente il proprio misero orticello, con i paraocchi e fatto di miseri cambi di favore :
“io lavoro con due gallerie e porto avanti solamente i suoi artisti o quell’artista è amico di quello e allora lo favorisco perché mi può portare qualcosa oppure mi piacerebbe un giorno lavorare con quella galleria, perché è importante, e mi arruffiano il gallerista invitando qualche suo artista con la speranza di venir ricambiato etc. etc…..
Siamo sinceri con noi stessi, questo vale per tutti, non solo per le Micro realtà ma anche per le Macro.
Un saluto
Ps: a me non serve nulla, soprattutto sell’aiuto proviene da ex Ministri della Repubblica ………..
quindi se Canova non va al Macro resta a casa pure Bellobono?
Visto che siete intervenuti…
Come al solito in questo spazio per commenti trovano sfogo i peggiori pettegolezzi del peggior bar di periferia. A me il chinotto e lo Stravecchio piacciono molto ma non bisogna esagerare. Bisognerebbe eliminare questo spazio ai commenti o limitarlo agli iscritti perchè queste baruffe sminuiscono l’intera opera informativa di exibart.In secondo luogo finchè si scherza si scherza ma la misura è colma ormai si sconfina nell’oltraggio. L’anonimato rimane la peggior codardia di chi vorrebbe far parte di un giro che gli è precluso a priori.
Se vi danno tanto fastidio i curatori e gli artisti del nostro paese potete sempre andarvene nessuno si darà pena per voi. Chi critica dovrebbe mostrare agli altri cosa sa fare altrimenti di cosa stiamo parlando?
Un plauso a Bellobono a Canova e a tutti quelli che agiscono invece di stare a casa a scrivere letterine minatorie spuntate.
A me un chinotto, A voi lo stravecchio.
Cordialità
Emanuele Napolitano
caro Geronimo, sei noiosissimo e oltretutto stai messo proprio male, come il tuo italiano.
E tu Bellobono se cerchi la stima di personaggi come Geronimo stai messo male anche tu.
ah Gerò….. ma sei sicuro che nun te chiami Cavallo Pazzo?????
sei un “critichetto” Geronimo, le tue accuse di bassa lega non ti fanno onore, hai sortito l’effetto inverso.
Dovete acquisire il dono di ignorare coloro a cui non piacete. Per mia esperienza, coloro a cui non piacete si dividono in due categorie: Gli stupidi e gli invidiosi. Gli stupidi vi apprezzeranno tra cinque anni, gli invidiosi mai.
Tipica porcheria all’italiana (di una certa Italia) che offende e disgusta.
Non se la prenda troppo, caro Eccher. Le ricordo banalmente la saggezza popolare che commenta: 1. chi non mi vuole non mi merita; 2. non tutto il male vien per nuocere; 3. si chiude una porta, si apre un portone.
Con l’augurio di una svolta CLAMOROSAMENTE BELLA E PRESTIGIOSA nella sua vita, un saluto cordiale