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Bastardi tutti! Vincitori e vinti, carnefici e vittime. È la scabrosa sentenza dell’autore e regista del film Inglorious Basterds, in uscita italiana ai primi di ottobre con il titolo Bastardi senza gloria. Lui, Quentin Tarantino, riscrive, reinventandola a modo suo, la fine della seconda guerra mondiale e rilascia un’intervista al serissimo settimanale tedesco Der Spiegel sparandole grosse e spiazzando l’interlocutore.
Tanto per cominciare, riguardo alla sceneggiatura: ”Ogni volta che nello scriverla sono arrivato a un punto in cui non conoscevo la verità storica, me ne sono inventata una”. Sconcertato, l’intervistatore chiede: “Cioè, lei voleva girare un film storico, però quando la verità storica non quadrava, lei l’ha semplicemente cambiata?” Tarantino: “Sì, proprio così. Trovo che la storia restringa la possibilità dei miei personaggi… nel mio film la storia va da una parte, ma la mia storia va dall’altra”. E così sia: “Da me i capi nazisti saltano per aria a Parigi nel 1944 e la guerra finisce. Questo non è accaduto realmente, ma solo perché i miei personaggi non sono esistiti. Se fossero esistiti la mia storia sarebbe plausibile”.
Quando poi gli viene rinfacciato di aver ridotto la ‘Storia’ a un film d’avventura per mostrare il suo personalissimo mondo, Quentin non si scompone: “A beh. Okay. Cool. Ma tutti i miei film vivono nel mio mondo personale. Alla fine anche lei vuol vedere proprio questo. Vorrà mica che io mi trattenga, no?” Ci mancherebbe altro. E l’intervista non è certo finita lì…
Accidenti allo squinternato Quentin dall’inattaccabile QI sulla vetta dei 160! (franco veremondi)
[exibart]
Tanto per cominciare, riguardo alla sceneggiatura: ”Ogni volta che nello scriverla sono arrivato a un punto in cui non conoscevo la verità storica, me ne sono inventata una”. Sconcertato, l’intervistatore chiede: “Cioè, lei voleva girare un film storico, però quando la verità storica non quadrava, lei l’ha semplicemente cambiata?” Tarantino: “Sì, proprio così. Trovo che la storia restringa la possibilità dei miei personaggi… nel mio film la storia va da una parte, ma la mia storia va dall’altra”. E così sia: “Da me i capi nazisti saltano per aria a Parigi nel 1944 e la guerra finisce. Questo non è accaduto realmente, ma solo perché i miei personaggi non sono esistiti. Se fossero esistiti la mia storia sarebbe plausibile”.
Quando poi gli viene rinfacciato di aver ridotto la ‘Storia’ a un film d’avventura per mostrare il suo personalissimo mondo, Quentin non si scompone: “A beh. Okay. Cool. Ma tutti i miei film vivono nel mio mondo personale. Alla fine anche lei vuol vedere proprio questo. Vorrà mica che io mi trattenga, no?” Ci mancherebbe altro. E l’intervista non è certo finita lì…
Accidenti allo squinternato Quentin dall’inattaccabile QI sulla vetta dei 160! (franco veremondi)
[exibart]
GRANDIOSO!!!!!!!!!!!
Quando le interpretazioni sono più vere delle verità
Dai… vuoi mettere berlusconi in quanto a spiazzamenti?