É un esperto di arte antica il nuovo direttore del J. Paul Getty Museum di Los Angeles. Timothy Potts, 53 anni, già direttore del Fitzwilliam Museum di Cambridge, in Inghilterra, prenderà il nuovo incarico il prossimo 1 settembre. Troverà spazio in due sedi del museo californiano, sia presso il Getty Center, noto per la sua vasta collezione di dipinti europei, disegni e sculture, fotografie americani e altri pezzi, sia nel campus di Villa Getty, che possiede una vasta collezione di antichità greche, romane ed etrusche, tra cui oltre 1200 esposte. «Penso che il Getty abbia una combinazione unica di istituzioni che insieme coprono gli aspetti intellettuali e storici del nostro mondo più di qualsiasi altro museo» ha detto Potts, anche se il suo ordine del giorno risiede nella volontà di aggiungere nuove collezioni e di «promuovere esperienze tra cultura e arte per tutti i visitatori dei musei».
Potts sostituisce David Bomford, direttore associato del museo per le collezioni prima di servire come direttore ad interim negli ultimi due anni. La sua nomina risponde ai parametri decisi dal Getty per la selezione: come direttore del Fitzwilliam Museum (dal 2008) ha migliorato il programma espositivo del museo, portando a registrare un aumento di presenze, di sponsorizzazioni e donazioni. Prima di entrare nel Fitzwilliam, Potts era stato a capo del Kimbell Art Museum di Forth Worth, Texas, per 10 anni. Durante questo periodo aveva realizzato numerose mostre con opere di Matisse, Picasso, Gauguin e ampliato la collezione del museo. Una mano santa insomma nella gestione delle istituzioni: come direttore della National Gallery di Victoria, in Australia, Potts ha gestito un progetto da 76 milioni di dollari per la riqualificazione del museo e ha introdotto un programma di ingresso libero che è stato accolto con il raddoppio delle frequenze senza diminuire le entrate del museo. Chissà se il Getty già pregusta i nuovi piani del futuro direttore?
