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Quanto capitale circola intorno ai monumenti famosi, ovvero quanto introito c’è nelle attività turistiche, commerciali e industriali sulla base di eccellenze architettoniche? Ci ha pensato l’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Monza-Brianza che, partendo dalla base delle classifiche di Nation Brands Index e City Brands Index, realizzate dallo studioso Simon Anholt per calcolare il valore dei brand di paesi e città internazionali, ha elaborato un Economic Reputation Index che misura l’attrattività turistica ed economica dei più noti monumenti italiani.
Un giro d’affari che si può calcolare in base a statistiche sul flusso di visitatori, sull’affluenza nei periodi di picco, sul numero di presenze internazionali, sui posti di occupazione che genera e sull’attrattività dell’offerta. E che vale il podio, in Europa, a uno degli emblemi più vivi dello scorso secolo: la Tour Eiffel. Che sbaraglia tutti con i suoi 434 miliardi di euro di giro d’affari e supera di cinque volte il Colosseo, la Sagrada Familia e la Tower of London.
Un monumento che non solo è simbolo indiscusso di un territorio, ma che è il marchio riconoscibile per un ininterrotto flusso turistico che, solamente intorno alla Torre, fa guadagnare il doppio rispetto a tutte le attività milanesi, dal Duomo a San Siro, dalla Scala alla Settimana del Salone del Mobile, in un’economia che raggiunge i 270 milioni di euro annui circa.
Eppure la Camera di Commercio di Monza ha guardato anche a Expo 2015, scoprendo che il brand è già capace di generare attrattività per il territorio il cui valore è stato calcolato in 60 miliardi di euro. E Milano in questi giorni ha anche varato la sua tassa di soggiorno, entrata in vigore dal 1 settembre, un euro per ogni stella della categoria alberghiera a persona: «Gli introiti saranno destinati a interventi in favore del turismo e della promozione della città attraverso il sostegno delle strutture ricettive e degli interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali di Milano» ha dichiarato l’assessore al Turismo e Commercio Franco D’Alfonso. Anche se, postilla, si sta varando la possibilità di rendere esente la “fee” durante manifestazioni di rilievo internazionale, in concomitanza con sconti programmati degli hotel, in modo da aumentare di nuovo la ricettività e l’offerta. Chissà che prima o poi l’intera Milano non arrivi a guadagnare quanto la sola Torre Eiffel.











