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Da sempre aveva intrattenuto ottimi rapporti con l’Italia, e l’ultima collaborazione era stata con la prima edizione di Artissima firmata da Sarah Cosulich Canarutto, nel 2012, come membro del comitato scientifico di “Back to the Future”, la piattaforma dedicata agli artisti delle Avanguardie presentati in format solo-show. Jan Hoet era nato nel 1936 a Leuven, 30 chilometri a est di Bruxelles, ed scomparso stamattina all’età di 77 anni all’ospedale di Gent, dove era ricoverato da qualche giorno. Nella stessa città era stato direttore per molti anni (dal 1975) dello SMAK, prima della sua consacrazione come direttore di Documenta a Kassel, nell’edizione del 1992 e poi come capo del MARTHa di Herford, dal 2003 fino al 2008. «Il mondo della cultura belga ha perso un padre. Le mie sincere condoglianze alla famiglia e agli amici di Jan Hoet», ha twittato il Primo Ministro Elio Di Rupo. Laureato in storia dell’arte e archeologia, Hoet era da tempo sofferente di cuore, condizione che già un paio di anni fa gli aveva causato seri problemi, durante un passaggio all’aeroporto di Amburgo.












