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Dopo la Biblioteca degli Alberi aperta 24 su 24 ore a Porta Nuova, Milano, investe sul “chilometro verde”, inserito in un progetto di riqualificazione del Campus Politecnico, con piazze, alberi, panchine, terrazze a livello della strada e tre nuovi edifici non invasivi da costruire, in strutture in ferro e vetro. Oltre alla ristrutturazione e valorizzazione di quelli storici: il Trifoglio e la Nave di Gio Ponti, che tornerà come era stato previsto in origine, con piano terra aperto – chiuso negli anni ’80 – attraversabile.
Il “chilometro verde” è stato immaginato nel 2015 dall’ex allievo del Politecnico Renzo Piano per il “suo” ateneo, come una linea verde che unisce via Zanoia e via Celoria e via Bondardi, attraversata da tram e auto. Il progetto è stato sviluppato dall’architetto Ottavio Di Blasi, docente al Politecnico, curatore del progetto definitivo e sovraintendente all’esecuzione. I nuovi edifici in costruzione saranno funzionali e sobri, non protagonisti dello spazio per valorizzare quelli storici preesistenti, appunto Trifoglio e Nave. Tra alberi, piazze e nuove aree di studio e lavoro, l’obiettivo è aumentare non soltanto la quantità ma la qualità degli spazi del Politecnico dove si progetta il futuro all’insegna di isole di verde tra un edificio e l’altro. Il progetto ha eliminato il parcheggio sostituito con un nuovo parterre, un piano di cemento con centrotrenta alberi e panchine con connessione, così anche l’area esterna sarà utilizzabile dagli studenti. I cantieri sono aperti da agosto, le demolizioni completate, attualmente, tra tecnici e operai novanta persone stanno lavorando al progetto di riconversione, che terminerà entro dicembre del 2019. Oltre ai tre nuovi edifici, con sei aule in tutto, gli spazi dedicati al relax e al lavoro esterno per gli studenti occuperanno 200 metri quadrati.
E oltre a questo progetto in fieri, Milano conquista un’altra area verde a Cascina Merlata, per ricucire il Gallaratese con Mind, l’ex area Expo, dove è stato inaugurato di recente un parco pubblico di sette ettari che si aggiungono ai diciotto già aperti ai cittadini. Qui fino a tre anni fa parcheggiavano pullman carichi di turisti diretti all’Expo, oggi, tra nuove residenze in fase di costruzione “abitano” quattrocento alberi, 7500 piante acquatiche, 10 chilometri di piste ciclabili e il progetto green space è destinato ad ampliarsi. Il Comune ora è proprietario del vivaio Gaslini, comprensivo di cinque ettari in via Gallarate accanto a Cascina Merlata, però in fase di abbandono e degrado. Speriamo di vedere presto in questo nuovo quartiere già noto per spazi esistenti di social housing un modello di spazi vivibili nel cuore del verde all’insegna dell’inclusione sociale, dove è prevista anche una scuola per 920 alunni di diverse etnie. (Jacqueline Ceresoli)