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L’antefatto: Marina Abramovic firma il manifesto della Barcolana, con il motto “We’re all in the same boat”. La grande manifestazione velica di Trieste, giunta alla 50ma edizione, ha potuto contare anche quest’anno sul sostegno di illycaffè, azienda leader globale nel segmento del caffè di alta qualità e da sempre legata all’arte, per la realizzazione del manifesto dell’evento, che l’azienda realizza con i più importanti artisti contemporanei. La reazione politica non si è fatta attendere e dalla Lega sono partite le polemiche.
«Il rimando mi sembra ovvio ed è sotto gli occhi di tutti – sostiene il vicesindaco leghista Paolo Polidori – Si sta chiaramente politicizzando un evento, che dovrebbe essere di tutti i cittadini. Questa è una presa di posizione politica che si lega a un certo tipo di arte (che può piacere o no)». Polidori, che ha anche la delega ai grandi eventi, ha intimato agli organizzatori che quel manifesto deve sparire. Via dai pieghevoli, dagli inviti e dalle brochure ufficiali. «Con gli organizzatori sono stato chiaro: o sparisce quell’orrore, o salta la convenzione con il Comune. Significa stop a 30 mila euro di finanziamenti, Frecce Tricolori, permessi per l’occupazione del suolo pubblico, sicurezza». Se non è censura questa…
Allucinante!!!!!!!! Ma a che livelli infimi stiamo precipitando??? Dopo un’uscita del genere le dimissioni di Polidori mi sembrano il minimo!
Questo attacco al manifesto della Abramovic con tanto di ricatto (non mi pare ci siano altri termini per definire la vicenda) sul finanzimento all’evento è davvero preoccupante!
Anzi, caro Polidori, mi rivolgo direttamente a Lei: oltre a dimettersi, per scusarsi dovrebbe dare ulteriori finanaziamenti alla manifestazione, da usare in ambito artistico! E magari legga qualcosa sull’arte di Marina Abramovic, che male non Le farà di certo!
E tanti complimenti, invece, a Illy, per aver portato un’artista di questa levatura!!!!!!!!!!
(Colgo l’occasione per ricordare la “geniale” affermazione sul murale di Keith Haring a Pisa, sempre di matrice leghista http://www.exibart.com/notizia.asp?IDNotizia=58504&IDCategoria=204 ).
sarebbe ora che l’arte la piantasse di fare subdola propaganda politica ideologica. Giusto così: se fai politica, ti becchi una reazione politica avversa, è il minimo. Mica solo gli pseudoartisti e gli pseudointellettuali radical chic hanno diritto incondizionato di parola in questo mondo. Oppure la democrazia deve essere per forza solo “sinistra” e a senso unico?