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Subito dopo la nomina, ieri, ha dichiarato al quotidiano L’Unione Sarda: «Ho deciso di partecipare al concorso del Comune di Milano per curiosità, ovviamente per interesse, ma senza patemi d’animo. I competitor erano tanti e di livello. È stata una bella sorpresa ricevere la comunicazione della mia vittoria, ma so bene di aver presentato un profilo competitivo e coerente con ciò che si chiedeva». A parlare così Anna Maria Montaldo, cagliaritana, e dal 1987 alla direzione dei Musei Civici della città sarda.
«Sono convinta che un museo oggi svolga un ruolo sociale molto importante. Deve essere un punto di riferimento scientifico e divulgativo, ma anche molto altro, come saper connettere il centro con la periferia», ha continuato la neodirettrice, che avrà un ruolo determinato, da 2 a 5 anni.
Sul piatto? Per chi non lo sapesse c’è in mezzo la gestione di Museo del Novecento, Galleria d’Arte Moderna e Museo delle Culture (MUDEC). Non uno scherzetto insomma, specialmente perché a dispetto delle ottime fondazioni cittadine sia il Museo del Novecento, sia il MUDEC – anche per la sua storia tormentata – sono stati e sono tutt’ora un po’ in affanno, rispetto alle istituzioni private, mentre è indubbio che la GAM, con un po’ di iniziative, si provando a scrollarsi la polvere di dosso.
La figura richiesta per la nuova direzione che sostituisce Marina Pugliese dopo un anno di mezzo di posto vacante, secondo il bando doveva possedere il giusto mix fra competenze scientifiche e spirito imprenditoriale, per una “gestione manageriale” del polo. Scegliere qualcuno che conoscesse un po’ da vicino la realtà milanese no? Ma se è vero che non bisogna lasciarsi influenzare dalla prima impressione allora…staremo a vedere.
Nelle foto: Anna Maria Montaldo, photo courtesy Dietrich Steinmetz