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Dimenticate le liti da posto macchina, le lunghe ore di assemblee, i mobili trascinati a sul pavimento durante gli orari notturni. In via La Salle 16, ex via della fucina, a Torino, gli inquilini sono tutti d’accordo nel parlare di rigenerazione e trasformazione collettiva attraverso il potere dell’arte e della bellezza. Come rendere possibile questo idillio da tabelle millesimali? Semplicemente, attraverso la prima collezione al mondo d’arte condominiale.
Kaninchenhaus, artist-run-organization attiva dal 2009 e con sedi a Torino e a Milano, ha appena annunciato l’apertura di “viadellafucina16”, nuovo bando, con il sostegno di SIAE, MiBACT e Compagnia di San Paolo, rivolto ad artisti che, per periodi più o meno lunghi, potranno abitare gli spazi dello stabile. Una residenza interstiziale, con interventi tra un piano e l’altro, opere sul pianerottolo e lungo le scale, per favorire la riqualificazione dell’edificio ottocentesco, oggi in stato di degrado, e per attivare il dialogo tra le comunità e gli individui che lo vivono. I progetti vincitori saranno selezionati dagli abitanti del condominio, cioè oltre 200 inquilini di ogni nazionalità, con la mediazione di un board di curatori e addetti ai lavori. Possiamo immaginare che la riunione della giuria sarà più piacevole di un’assemblea per discutere delle quote ascensore.
Ma non finisce, qui, perché anche l’ex-portineria avrà una nuova funzione, una art gatehouse presieduta da sociologi e antropologi in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino, mentre nel giardino sarà attivo il laboratorio di creazione Fucina16, gestito da un collettivo artistico.
La call scade il 25 giugno e il bando è consultabile qui.