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Un antico molino ad acqua trasformato in un centro dedicato alla conservazione di reperti dell’attività e della cultura del mondo contadino e aperto alle influenze del contemporaneo. Si tratta del MoMu-Molino Museo, inaugurato nel 2015 a Montenero Val Cocchiara, in provincia di Isernia, centro agricolo nell’alto bacino del Volturno, le cui prime tracce si reperiscono in documenti risalenti all’XI Secolo e che, da inizio Novecento, ha risentito di un notevole calo della popolazione. Qui, dal 5 al 31 agosto, si terrà Land Art, progetto espositivo a cura di Daniela Ricci che, per questa seconda edizione, coinvolgerà Daniela Gorla e Maya Pacifico. Il progetto, realizzato con il patrocinio della Regione Molise e della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, punta a scoprire nuove relazioni tra paesaggio e comunità, attraverso un’azione artistica sviluppata in situ. Gorla e Pacifico, dopo un periodo di residenza nel MoMu, hanno realizzato opere e installazioni con materiali organici, allestite nei giardini del mulino e sottoposte al naturale processo di deterioramento, in un percorso a cielo aperto tra fiori, alberi e altri elementi simbolici. ‹‹Il progetto di Gorla e Pacifico – ha spiegato Ricci – intende evidenziare la relazione che intercorre tra l’io e il tu, tra il noi e gli altri, la natura e il cosmo infinito. Uscendo dal dominio dell’individualità narcisistica, le due artiste interagiranno all’unisono, senza schemi prestabiliti, mettendo in campo le abilità pregresse, i frutti delle proprie ricerche artistiche, le poetiche e le scelte esistenziali. Un’arte lontana dalle grevi rappresentazioni dei mali contemporanei, che vuole porsi nello slancio utopistico di trascendenza, respirare aria in altri modi, mondi e possibilità di esistere››.