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In questi giorni di Biennale, il cinema è al centro non solo delle recensioni e del gossip ma anche dell’agenda politica. Presentato pochi giorni fa Italy For Movies, il portale delle location più suggestive, il ministro Dario Franceschini è intervenuto oggi alla presentazione del cortometraggio L’eroe, di Andrea De Sica con Christian De Sica, Valeria Solarino, Vincenzo Crea e Blu Yoshimi e prodotto da Rai Cinema, nel contesto di MediCinema, il progetto che punta a realizzare spazi attrezzati come sale cinema all’interno delle strutture ospedaliere, come terapia di sollievo e aggregazione sociale. «Abbiamo appena approvato la legge cinema, che prevede un fondo annuo di 30 milioni di euro destinato al recupero delle sale cinematografiche. Ho appena firmato il decreto attuativo del provvedimento, ma farò immediatamente una modifica affinché fino al 10 per cento di tali risorse vada ogni anno alla costruzione di sale cinematografiche all’interno degli ospedali», ha dichiarato il Ministro.
E il piano di rivalutazione dell’industria cinematografica non si ferma qui: «In ottant’anni Cinecittà, uno dei più antichi stabilimenti cinematografici pubblici, ha conosciuto tante vicissitudini e vissuto molte rinascite. Dopo la privatizzazione negli anni Novanta, oggi, nella celebrazione dei suoi ottant’anni, questa prestigiosa istituzione torna in mano pubblica. È un progetto di ampio respiro, che mira alla valorizzazione culturale degli spazi, alla fornitura di servizi per le produzioni audiovisive, alla realizzazione di un vero e proprio fulcro della creatività di livello internazionale, con possibilità di scambi e residenze, attenzione alle nuove tecnologie e alla rete. Il nostro cinema sta conoscendo un felice momento creativo ed è tornato a essere capace di imporsi nel mondo, come testimoniano non solo i riconoscimenti ottenuti dai nostri autori negli ultimi anni ma anche il successo internazionale di serie e commedie italiane. Sempre di più si sente il bisogno di una Cinecittà capace di intercettare e far crescere questa vivacità, prestando attenzione ai giovani talenti, alle capacità di scrittura e di narrazione che hanno sempre contraddistinto i nostri autori. In questo contesto nascerà anche un grande museo del cinema italiano, un luogo in cui a fianco della storia dell’Istituto Luce e delle Teche Rai si conservi in maniera permanente la memoria della nostra grande cinematografia. Uno spazio tecnologico e multimediale, in grado di essere attrattivo per i giovani e al contempo utile per i docenti e gli studenti del Centro Sperimentale di Cinematografia e dei corsi di laura in discipline delle arti, della musica e dello spettacolo. Comprendere la storia della cinematografia italiana nel luogo in cui è nata, ripercorrerne le diverse stagioni e scoprire o riscoprire i suoi maestri, è la precondizione essenziale per capire dove andrà. Tutto questo sarà la nuova Cinecittà: passato, presente e futuro del nostro cinema», ha spiegato Franceschini.