08 novembre 2017

Cosa vediamo stasera? Il senso dell’arte. La web tv del Centro Pecci parte con un talk show

 

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Siete stati accusati di mobbing dal vostro telecomando, che avete portato allo stremo delle forze per fuggire dai reality contest su cibo da strada / molecolare / spazzatura / esotico / regionale. Conoscete a memoria come è fatto un comodino, avete tutte le dritte per arredare prima, seconda e terza casa e sapreste attraversare a occhi chiusi un fiume ghiacciato in equilibrio su una gamba sola su uno scorpione imbizzarrito. I canali tematici della televisione vi hanno insegnato tanto ma forse è il momento di dare aria alle vostre trasmissioni e l’occasione potrebbe essere la nuova Web Tv del Centro Luigi Pecci di Prato (qui il link), coordinata da Giacomo Forte (produzione) e Mario Pagano (curatore), con riprese audio-video di Maria Teresa Soldani e Mario Albanese, che produrrà format originali e in streaming per il popolo dell’internet e, ovviamente, per tutti gli appassionati di cultura e arte. 
Ad aprire la programmazione, il 9 novembre, dalle 18.15, Dart-Il senso dell’arte, talk show che discuterà del rapporto tra l’arte e le altre discipline, dalla scienza alla religione, fino alla politica, con ospiti in studio e in diretta. Niente tempi biblici di vespiana memoria, il format avrà una durata di 40 minuti, divisi in alcuni slot pensati per stimolare al massimo l’attenzione, sempre precaria, del pubblico in rete. Il giornalista e scrittore Alessandro Agostinelli incalzerà gli ospiti con domande, sottoponendo alla loro attenzione e a quella del pubblico anche contributi esterni. Ospiti in studio della prima puntata, dedicata a arte e scienza, saranno il fisico Guido Tonelli e la docente di biorobotica Cecilia Laschi, mentre vari contributi video arriveranno da artisti, scrittori e curatori, tra i quali il direttore del Centro, Fabio Cavallucci, che introduce la puntata con un’opera di Olafur Eliasson, gli artisti Piero Gilardi e Luca Pozzi, lo scrittore Marco Malvaldi, la curatrice Laura Capuozzo. E visto che le telefonate da casa sono ormai superate, a mettere in difficoltà gli ospiti con domande e considerazioni ci penserà un’intelligenza artificiale. Un cyborg-presentatore? Sembra ormai quasi reale. Giletti preparati.

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