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La Basilica di Sant’Apollinare in Classe, il Mausoleo di Galla Placidia, Il Museo Nazionale di Ravenna e molti altri siti, passeranno, dal Polo Museale dell’Emilia Romagna, al Comune di Ravenna e saranno gestite dalla Fondazione Parco Archeologico di Classe, denominata RavennAntica. Ad annunciarlo, un articolo sull’edizione odierna de Il Fatto Quotidiano, che punta il dito contro la manovra voluta da Dario Franceschini, giudicata spregiudicatamente a favore di un ente privato, non prevedendo alcun tipo di gara per l’affidamento dei servizi aggiuntivi, come caffetteria, libreria e attività didattiche.
Va detto però che la Fondazione RavennAntica è un organismo misto, i cui soci fondatori sono enti pubblici e privati, come il Comune e la Provincia di Ravenna, l’Arcidiocesi di Ravenna-Cervia, la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, l’Università degli Studi di Bologna. La Fondazione venne istituita nel 2001 per provvedere, in particolare, alla valorizzazione del patrimonio archeologico, architettonico e storico costituito dal sito dell’antica città di Classe, dalla Basilica di Sant’Apollinare in Classe, dalla Domus dei Tappeti di Pietra, dalla Chiesa di Sant’Eufemia, dalla Chiesa di San Nicola. Da oggi, passeranno alla Fondazione anche il Mausoleo di Galla Placidia, facente parte del patrimonio dell’Arcidiocesi di Ravenna-Cervia e, la Cripta dei Rasponi, compresa nella sede della Provincia. Invece, tra le strutture prima afferenti al Polo Museale, il Mausoleo di Teodorico, il Museo Nazionale di Ravenna e il Battistero degli Ariani.