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Trasformare la pittura in una sensazione immateriale, pur rimanendo nei confini di quel linguaggio. È la sfida che David Leverett, artista inglese, classe 1938, ha inseguito per tutta la sua vita, cercando materiali nuovi e sviluppando un segno composto da sovrapposizioni e trasparenze. E da queste mosse prende il via anche la ricerca di Roberto Pugliese, artista nato a Napoli nel 1982 e impegnato nel campo della sound art. Due percorsi che fluiscono in parallelo per “Risonanze”, mostra a cura di Valerio Dehò, visitabile fino al 19 maggio allo Studio la Città, a Verona. Dei punti di convergenza e dei diversi esiti, ne parleranno Dehò e Pugliese, in dialogo il 7 aprile, alle 11, nell’ambito del ciclo di appuntamenti dedicati all’arte contemporanea e organizzati da ASLC progetti per l’arte. A conclusione della conferenza, potremo ascoltare Aritmetiche Architetture, una performance di sound art incentrata sul rapporto acustico-matematico tra architettura e suono. Intervenendo su Emergenze Acustiche, una installazione composta da trentadue tubi in plexiglass sospesi, di diversi diametri e lunghezze, Pugliese suonerà una partitura creata ad hoc, creando un dialogo con le risonanze dello spazio.












