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Come mai avete scelto di partecipare a miart?
«Partecipiamo a Miart dalla prima edizione diretta da Vincenzo De Bellis. Fin da subito ci siamo resi conto che la fiera aspirava a godere di un respiro internazionale, che grande attenzione era dedicata alla qualità e che molte risorse sia intellettuali che economiche erano impegnate per una crescita esponenziale e a lungo termine. Da allora non abbiamo più saltato un’edizione e continuiamo a partecipare con grande soddisfazione».
Quali artisti avete scelto di portare e perché?
«Dal momento che esponiamo nella sezione Masters, abbiamo deciso di portare il lavoro di Fabio Mauri, Federico De Leonardis e Saverio Rampin. Abbiamo chiesto a De Leonardis di organizzare lo stand, dato che il suo lavoro è molto installativo e site specific e si relazione con lo spazio circostante e con il tempo. In questo luogo organizzato quindi da Federico inseriremo opere storiche di Mauri, artista oramai conosciuto a livello internazionale e per la prima volta, di Saverio Rampin, noto per aver fatto parte del gruppo dello Spazialismo negli anni ’50, ma che coraggiosamente ha poi intrapreso un suo originale percorso pittorico, a nostro parere di grande valore, e che la galleria intende promuovere e far conoscere al grande pubblico».
Questa fiera andrà bene se….
« Le premesse ci sono tutte, la direzione ha lavorato mantenendo un costante dialogo con le gallerie e invitando importanti i collezionisti e il nostro stand sarà particolare ed efficace….andrà bene».
L’erba del vicino è sempre più verde. Qual è uno stand/ un collega al cui lavoro guardate con interesse?
«Lia Rumma e Ida Pisani (Prometeo Gallery) due grandi donne coraggiose».