13 maggio 2003

MiArt2003, riepilogo su tutti i premi assegnati

 

di

Ormai si sa, alle fiere si moltiplicano i premi: un’occasione di farsi un po’ di pubblicità con 2 lire per i partners, per artisti e galleristi comunque un riconoscimento di prestigio. Va bene così, almeno per due motivi: primo perché la tendenza è di privilegiare, in modo esclusivo il settore dell’arte emergente, secondo perché, anche in un evento di puro mercato, si stimolano i galleristi a lavorare sul progetto dello stand, dalla scelta del progetto all’allestimento.
Eccovi la sfilza completa: il Premio MiArt – Banca Intesa è stato assegnato a Yheudit Sasportass, giovane nato a Tel Aviv presentato dalla galleria 1000 Eventi di Milano, come miglior artista emergente. Alla galleria Perugi Artecontemporanea di Padova è andato l’altro Premio MiArt – Banca Intesa, riservato alla galleria del settore Anteprima, per il progetto espositivo più rigoroso. Tre segnalazioni sono state espresse, per i progetti proposti, a favore di Seno di Milano, per il lavoro di Maurizio Mochetti, Kewenig di Colonia, per l’installazione di Christian Boltanski e Pilar Parra di Madrid per il video di Tim White.
Il premio de I Viaggi di Atlantide è andato all’artista francese Marine Hugonnier presente alla galleria MW Projects di Londra.
Da ultimo si segnala il Premio Monsieur – Roger Dubois, attribuito dagli ospiti VIP a Roberto Coda Zabetta, come miglior artista emergente del settore anteprima. All’artista, presentato da Estro di Padova e da Paolo Majorana di Brescia è andato un bell’orologione.

[exibart]

6 Commenti

  1. Coda Zabetta? ma che vip ignoranti.Cari miei
    guardatevi Idanez (era esposto dalla Lipanjepuntin a Miart), oppure meglio ancora Yan Péei Ming (biennale di Venezia alle spalle con gli stessi faccioni che il Zabetta spaccia per opere della sua creatività)
    e poi ditemi.
    si può prendere spunto ma copiare spudoratamente due artisti contemporanei…..famosi…..è scandaloso.
    Che ignoranza!!!!!!!!!!!!!!!!!

  2. Bravo, ottima osservazione. E sai cosa ho avuto occasione di accertare? Che più d’uno ha scambiato Idanez con Coda. Vuoi vedere che ci sono cascati?

  3. Alf, magari è proprio andata così.Hai ragione.
    Ma secondo te perchè piace tanto a questi ignorantoni dell’arte contemporanea, critici e giornalisti compresi;
    è come dire.. ci si accontenta: l’idanez dei poveri, o lo yan pei ming dei miserabili.
    Per tutte le tasche le stesse opere.
    La democrazia dell’artecontemporanea.

  4. Boh, agli ignorantoni piace perché è una pittura facile facile, agli altri invece… boh. Pare che Aldo Busi sia uno dei suoi primi estimatori, poi sono venuti i Beatrice, Coen, Fiz.

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