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Riceviamo a volentieri pubblichiamo le rimostranze che Angelo Marino, gallerista di Caserta, presenta in relazione al programma Annali delle Arti di cui Exibart ha anticipato giorni fa.
E Caserta ancora una volta nelle strategie “alte” dell’arte contemporanea dell’intellighenzia napoletana ne esce come una cenerentola con le “ossa rotte “. Mi viene in mente il titolo del capolavoro di Dostojevskij: UMILIATI ED OFFESI.
Come cittadino di Caserta umiliato, quale gallerista sicuramente offeso.
Il progetto gli “Annali delle Arti”, stando alla pregevole sintesi giornalistica della cerimonia di presentazione presso la sala Giunta della Regione Campania(21 Maggio 2003) a firma del dott. Pasquale Esposito apparso in nazionale sul Il Mattino del 22 maggio 2002, conferma il non ruolo della città nell’ambito del progetto stesso.Non ci saranno mostre e/o eventi importanti – quelli naturalmente tutti a Napoli, vedi Pascali a Sant’Elmo e Koons all’Archeologico, – gli altri disseminati nelle città e province di SALERNO, BENEVENTO ed addirittura AVELLINO ( come mai tanta grazia? ) mentre per CASERTA la magnanimità dell’ideatore e del curatore dell’intero progetto con l’avallo del governatore della Regione Campania prevede un escamotage di facciata teso a “svolgere un’azione di segnalazione per Terrae Motus”. Ecco il “contentino” di cui noi casertani dovremmo essere “grati per tutta la vita ed oltre” al Deus del progetto. Poi con estrema “delicatezza ed intelligenza” vedranno di risolvere la questione del ritorno a Napoli della PECORELLA SMARRITA mentre i casertani, come pavoni rimbambiti, dovrebbero stare a guardare genuflessi ed in estasi perpetua per “tanto onore”.
Io non ci sto come spero per le istituzioni preposte alla cura, allestimento e promozione della Collezione Amelio, le Istituzioni di Città ed i tanti intellettuali casertani e non. Caserta ha le professionalità e le Istituzioni sensibili e ben disposte verso il complesso mondo dell’arte contemporanea. Terrae Motus e quanto seguirà ad essa deve essere gestita (questo è un mio personale pensiero) dai casertani. Sono certo che Caserta e l’intera sua provincia non meritino la reiterata “autosufficienza” di chi crede di essere il rinascimento nazionale ed internazionale dell’arte contemporanea. Rispetto e stima per la figura ed il ruolo internazionale di Achille Bonito Oliva, ma dissenso forte e fermo verso “furbate” piccol-provinciali che, ripeto, umiliano ed offendono quanti sul territorio lavorano a progetti definitivi e non transitori tesi a sensibilizzare ed avvicinare la popolazione al complesso mondo dell’arte Contemporanea che sicuramente si sapranno realizzare nel rispetto dei tempi fisiologici giusti richiesti per migliorare lo standard di vita di un intero territorio ricusando decisamente i “tempi” febbrili e rapidi richiesti dalle troppo spesso pubblicizzate meteore dell’Arte. L’Arte è un “fatto molto serio” e non un procedimento di marketing contemporaneo.
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gli annali delle arti, il programma
Angelo Marino
Dirarte Contemporanea – Caserta
e-mail: dirarte@libero.it
3334461479
[exibart]










Se è per questo, io avrei fatto volentieri a meno della mostra “pacco” di clemente, o del “take-away” a castel sant’elmo con la collezione stein sull’arte povera.
Non parliamo poi del fatto di voler aprire un museo di arte contemporanea che in realtà sarebbe solo il magazzino di sonnabend: si sà, a New York lo spazio per conservare i lavori costa moltissimo, e allora, meglio approfittare della gentilezza di questi fessi di napoletani che ci fanno un bel deposito, grande, con l’aria condizionata e ci sorvegliano pure le opere.
Tutto a costo zero (per sonnabend, ovviamente)
Non capisco perchè qualsiasi cosa si faccia in questa città, dall’acquisto dei cestini da mettere in strada, fino alle cose più belle e importanti (come il centro direzionale che affonda lentamente nella palude in cui è stato fondato), ci dobbiamo per forza mettere in questi meccanismi tardo-tribali di amici e cumpagnielli.
eppure qui avremmo tutto per star bene: un clima splendido, una natura potenzialmente rigogliosa, la mozzarella…
Questa cricca di Oliva, Cycelin e compagnia cantante dovrebbe veramente andarsene a fare in culo!!
E chi se ne frega,Caserta forse?
Concordo con il fatto che la combriccola ABO e EC sia potenzialmente al pari del nostro presidente supremo unto dal signore,credo che sia in atto una occupazione totale di spazi e fondi pubblici per manovre eversive atte a qualificare i depositi delle gallerie,non solo quelle americane ma anche le nostrane ormai in crisi tanto che non vendono più neppure un foglio 10×10.
Le annuali della regione campania sono l’ultimo colpo di coda del drago in via di estinzione (estinzione di fondi pubblici e malcelati connubbi commerciali).
Ma non può ribellarsi un gallerista,sembra il pianto di chi non ha avuto il pasticcino.Credo nello stoico attaccamento all’arte del Sig.Marino ma …da qui a dire che le istituzioni di Caserta sono sensibili al contemporaneo ce ne vuole e non basta favorire l’artista Mafonso come se fosse l’ultimo baluardo di intelligenza artistica d’Italia.
Con tutto il rispetto del lavoro di Mafonso come delle migliaia di artisti che ci credono.
Sig.Marino faccia qualcosa di diverso, è da sciocchi lamentarsi di ABO perchè poi se ne pente (tanto è vero che lo attacca ma poi lo loda).Faccia una bella mostra,e ci perda pure gli ultimi soldi rimasti.Vada in giro,parli con gli artisti,visiti gli studi dei giovani,rischi dei soldi se vuole farne,come si faceva un tempo e vedrà che se lo faranno altri come lei ABO & Co se ne tornano sui loro passi.
Caro Mimmo, concordo pienamente con te ma……oserei di più,boicottiamo i simpatici artisti “portati” da costoro “nell’olimpo dell’arte” affinchè capiscano che per fare arte bisogna LAVORARE DURO – perchè vedi, oggi questi Signorini dell’arte si sentono dei fenomeni solo perchè hanno la garanzia che ogni cazzata partorita dal loro cervelletto avrà una notevole visibilità ma…. verrà domani! E quando finirà questo concetto di “arte in delega”, gli “artisti”dovranno tornare a “sporcarsi le manelle di pittura”
e………poi vedremo i risultati.